"Io posso solo vincere il Diavolo invece ha tutto da perdere"

Stasera semifinale di coppa Italia La bandiera rossonera sarà a Torino per vedere le sue due ex squadre: «E se servo... sono a parametro zero»

"Io posso solo vincere il Diavolo invece ha tutto da perdere"

Gianni Rivera, curioso che Milan e Alessandria si ritrovino proprio adesso che esce la sua autobiografia...«L'hanno fatto apposta: dato che sono le mie due squadre si sono dette, dai che approfittiamo della cosa...»Debutto con la maglia dell'Alessandra il 2 giugno 1959. Il caso vuole con l'Inter...«Era la penultima di campionato, l'ultima in casa, l'Alessandria era salva. C'erano i miei genitori in tribuna, avevo l'8 sulla maglia».Aveva 15 anni, 9 mesi, 15 giorni e mamma e papà a vedere la partita. Emozionato?«Neanche un po'. Il calcio era la cosa che mi piaceva di più, perché avrebbe dovuto spaventarmi?...»Lei però era già del Milan prima ancora di debuttare...«Pochi giorni prima di esordire Pedroni mi portò a Linate a fare un provino. Furono Liedholm e Schiaffino a chiedere a Viani di prendermi».Pistorello, Giacomazzi, Notarnicola: che ricordo ha dei suo compagni di allora?«Erano grandi e grossi, ma tutti affettuosi con me che ero un bambino. C'erano Tacchi che poi andò al Napoli e Vonlanthen che veniva dall'Inter. Mi facevano sentire uno dei loro. Il giorno del debutto Pedroni chiese solo agli anziani di non dire parolacce».E chi conosce di quelli di oggi«Beh, non avendoli mai visti giocare direi nessuno...»La maglia color grigio era un omaggio alla casacca che indossava Girardengo.«Si, ma l'idolo di noi tutti era Coppi che era di Castellaneta».

Pochi giorni prima di morire volle venire a vedere una sua partita...«Mi dissero per convincere la società a cedermi al Torino di cui era tifoso. Ma scoprì che ormai ero già del Milan».Peccato non giocarla al Moccagatta.«Peccato si perché lì c'è la storia dell'Alessandria. Ma se all'Olimpico di Torino possono arrivare più spettatori...»Da una parte una squadra che ha trovato un calendario facile e dall'altra una che ha scalato le montagne...«Per questo il Milan ha tutto da perdere, deve vincere per forza. Se perde diciamo che la vedo grigia... Comunque vada a me va benissimo. Io vinco anche se perdo».Andrà a vederla«Si, vado a Torino anche per ricordare Don Aldo Rabino, cappellano del Torino, un prete che faceva parte della settore giovanile scolastico scomparso lo scorso agosto».Dopo l'Alessandria per il Milan c'è il derby...«Il Milan ha 8 punti meno dell'Inter e non perde da tre partite mentre i nerazzurri nelle ultime tre hanno fatto quattro punti. Ma la classifica nella stracittadina non ha mai contato. Il derby è un fatto emotivo, vince chi ha più cuore che punti».L'Alessandria invece ha la Cremonese...

«Fatte le proporzioni l'Alessandria sta meglio del Milan, è seconda in classifica e ha ambizioni di primato. Il Milan mi sa invece che dovrà rimandarle».A proposito: sul mercato di gennaio il Milan cerca un trequartista di qualità. Lei ha programmi da qui a giugno?...«Posso liberarmi. E sono a parametro zero...»

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