Calcio

Juve, tutti gli incubi di un bilancio da firmare. Ed entra in gioco la Fifa

Ancora rilievi dei revisori, ma Exor lo approverà. A Londra voci di vendita del club: 2 miliardi

Juve, tutti gli incubi di un bilancio da firmare. Ed entra in gioco la Fifa

Sul mondo Juventus arriva una nuova bordata, stavolta dai revisori di bilancio di Deloitte. I tecnici, spulciando il bilancio al 30 giugno 2022, corretto dal Cda bianconero dopo i rilievi di Consob, hanno ravvisato alcuni «rilievi» nella parte relativa alla manovra stipendi, nonostante il documento rappresenti la situazione patrimoniale e finanziaria in modo «veritiero». La conseguenza - secondo i revisori - è che la perdita dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2022 e il patrimonio netto al 30 giugno 2022 risultano sovrastimati rispettivamente di 44 milioni e di 5 milioni. Al contrario, la perdita dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2021 risulta sottostimata di 21 milioni, mentre il patrimonio netto alla stessa data è sovrastimato di 49 milioni e all'1 luglio 2020 di 28 milioni. I nuovi rilievi si sono abbattuti sul titolo, che ha lasciato sul terreno in Borsa il 5,3% a 25 centesimi per azione. Tra le altre cose, gli esperti di Deloitte si sono soffermati sui rapporti tra la Juventus e «un'altra squadra di calcio». I revisori hanno richiesto chiarimenti a questa società: la risposta evidenzia delle partite a credito per fatture da emettere nei confronti della Juventus per 3 milioni, che non risultano rilevate nelle registrazioni contabili dell'emittente. «La Direzione della società - dice Deloitte - non è stata in grado di fornirci spiegazioni in merito alla natura di tali partite né la stessa è descritta nella risposta a noi pervenuta da tale terza parte». La Juventus ha replicato a Deloitte che i rilievi «si basano su interpretazioni e applicazioni di regole contabili e giudizi e valutazioni che la Juventus non condivide, anche tenuto conto degli ulteriori approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla società sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti».

Il bilancio sarà sottoposto all'assemblea degli azionisti il 27 dicembre. Ma ambienti finanziari escludono che Exor, proprietaria della quota di controllo di Juventus con il 63,8%, possa votare contro la nuova proposta di bilancio in assemblea. La società bianconera, tuttavia, ha messo in guardia gli azionisti nella sua relazione finanziaria circa il rischio potenziale, in seguito agli sviluppi della giustizia ordinaria e sportiva, di un'esclusione dalla Serie A e dalle coppe europee. L'assemblea degli azionisti, tra l'altro, sarà riconvocata per il 18 gennaio per la nomina del nuovo cda.

Nel frattempo, in ambienti finanziari di Londra si è parlato per tutta la giornata di ieri di una possibile cessione societaria per 2 miliardi di euro, una fatto clamoroso visto che nel 2023 si compie il centenario di proprietà della famiglia Agnelli, ma la trattativa non è agevolata dalla situazione economica e giudiziaria. Mentre dalle intercettazioni sembra profilarsi anche un'altra violazione: da una telefonata dell'agosto 2021 emergerebbe che i diritti del calciatore Ihattaren, poi dato in prestito alla Sampdoria erano di Mino Raiola.

Se così fosse, c'è il rischio di violazione delle regole Fifa sulle terze parti.

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