KF7, l'unica stella di una povera Grecia

Fortounis, bomber del Pireo: ha eliminato il Milan, piaceva alla Juve

KF7, l'unica stella di una povera Grecia

Gli effetti della grande crisi non hanno esitato a manifestarsi anche sul mondo del calcio della Grecia, stritolato nella morsa dei debiti. Una crisi che porta sempre meno gente allo stadio, mentre le società galleggiano anche grazie a regole non sempre fatte rispettare alla lettera, e il tutto si traduce in un impoverimento del serbatoio calcistico nazionale, visto che di soldi da investire nei settori giovanili non ce ne sono più, o quasi.

Oggi i migliori giocatori che vestono la maglia della Ethniki sono difensori (Manolas, Papastathopoulos), mentre in avanti sembrano essersi estinte le punte di livello internazionale. Pur senza stelle di prima grandezza, in tempi recenti la Grecia ha avuto Charisteas, Gekas, Samaras, Mitroglu. Adesso, nonostante nella Super League greca per la prima volta negli ultimi dieci anni una punta locale (Efthymis Koulouris) abbia vinto il titolo di capocannoniere, tutto il peso dell'attacco grava sulle spalle di un trequartista, Konstantinos Fortounis, in patria da molti reputato il miglior calciatore greco degli ultimi vent'anni. Non un efant prodige alla Sotiris Ninis il più giovane marcatore della storia in maglia greca, oggi scomparso dai radar del grande calcio ma un giocatore da lunga distanza, formatosi passo dopo passo e in procinto, dopo un quinquennio da protagonista con l'Olimpiacos, di fare il grande salto in Premier League.

Le ultime due stagioni hanno visto KF7 finire in doppia cifra tanto a livello di gol quanto di assist, ma soprattutto hanno proposto un play dal bagaglio tattico in continuo incremento: trequartista, seconda punta, ala, anche falso nove al centro dell'attacco. In quest'ultimo ruolo ha giocato lo scorso dicembre segnando nel 3-1 con cui l'Olimpiacos ha eliminato il Milan dall'Europa League. Sempre in materia di reti, è andato a segno in entrambe le partite del girone finora disputate dalla Grecia.

Eppure, come si diceva, ci è voluto tempo affinché Fortounis prendesse in mano le redini della propria nazionale, basti pensare che nel 2014 il ct Fernando Santos non lo aveva nemmeno convocato per il Mondiale brasiliano.

All'epoca questo giocatore, proveniente da una terra di monasteri della Tessaglia, era reduce da una poco brillante esperienza in Germania con il Kaiserslautern. Tre anni prima avrebbe addirittura potuto finire alla Juventus, ma la proposta bianconera non soddisfò l'Asteras Tripolis, il club di Fortounis dell'epoca, che preferì venderlo in Bundesliga.

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