L'accusatrice di CR7 ringrazia #MeToo E la Juve lo difende: «Vicenda vecchia...»

Gli sponsor, come la Nike, monitorano la situazione. E c'è chi potrebbe lasciarlo

Domenico Latagliata

Il presunto caso di stupro che riguarda Cristiano Ronaldo ha registrato ieri una nuova puntata. Altre ce ne saranno, ma intanto vanno riportate le dichiarazioni di Leslie Stovall ovvero dell'avvocato della donna che accusa l'attuale attaccante della Juventus. Secondo la Stovall, Kathryn Mayorga è stata convinta a parlare dal movimento #MeToo: «Le donne che hanno reso pubbliche le molestie subite le hanno dato tanto coraggio». Specificando poi che la sua assistita finora non aveva parlato perché colpita da depressione e da un disturbo da stress post traumatico: anche prossimamente, a esporsi sarà soltanto l'avvocato.

Nella causa intentata contro il calciatore, la Mayorga sostiene di aver incontrato Ronaldo al Rain Nightclub del Palms Hotel and Casino, a Las Vegas, e di essere stata violentata in una suite dello stesso albergo: recatasi alla polizia poco dopo il fatto, secondo la ricostruzione fatta da Der Spiegel, l'anno successivo la donna avrebbe raggiunto un accordo con Ronaldo che prevedeva il pagamento di 375mila dollari in cambio del silenzio sulla vicenda. Adesso, gli avvocati della presunta parte lesa vogliono far dichiarare nullo il contratto nella parte che riguarda il silenzio sui fatti. La polizia di Las Vegas ha confermato di aver riaperto il caso ma senza sospetti incriminati perché, al tempo della denuncia, la donna non aveva dato dettagli su dove fosse avvenuto il fatto e su chi lo avesse compiuto.

Due giorni fa Ronaldo, via twitter, aveva negato ogni addebito definendo «fake news» quanto riportato dal settimanale: il calciatore ha comunque venti giorni di tempo per controbattere alla causa intentata dalla donna, che ha portato come prove il rapporto iniziale della polizia e riscontri medici. In serata, sempre via social, a sostegno del calciatore è intervenuto il club bianconero. «Ronaldo» si legge in due tweet «ha dimostrato in questi mesi la sua grande professionalità e serietà, apprezzata da tutti alla Juventus. Le vicende asseritamente risalenti a quasi 10 anni fa, non modificano questa opinione, condivisa da chiunque sia entrato in contatto con questo grande campione».

In attesa di quel che sarà, secondo l'Associated Press alcuni dei partner commerciali di CR7 starebbero cominciando a mettere le mani avanti. Qualora le accuse venissero confermate, Save The Children potrebbe infatti valutare la rottura di qualsiasi rapporto con CR7, così come EA Sports che ha omaggiato il portoghese della copertina di «Fifa 19»: «Monitoriamo attentamente la situazione, dal momento che ci aspettiamo che i nostri atleti di copertina e ambasciatori mantengano sempre una condotta in linea con i nostri valori». Anche il colosso Nike, che ha un contratto con Ronaldo dal 2003, si dice «profondamente preoccupata dalle accuse inquietanti e continuerà a monitorare la situazione».

Intanto Ronaldo non compare nella lista dei convocati del ct del Portogallo Fernando Santos: nessun legame con le vicende personali, pare, ma un'ulteriore pausa di riflessione dopo avere tirato la carretta per anni.

CR7 non sarà quindi in campo per i match di Nations League contro Polonia (11 ottobre) e Italia (17 novembre) né per l'amichevole contro la Scozia del 14 ottobre. «Tutto concordato - ha puntualizzato Santos -. Non è vero che voglia lasciare la Nazionale».

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