L'Armani sfila ma non gioca. Supercoppa a Sassari

L'Armani sfila ma non gioca. Supercoppa a Sassari

Nei giardini del mai accaduto prima Sassari batte per la prima volta Milano in casa sua, si prende la prima supercoppa della sua storia, vive alla grande il rinnovamento, porta in trionfo Jerome Dyson che con i suoi 25 punti mette il sigillo sul verdetto finale: 96-88 per i detentori della coppa Italia contro l'Emporio che ha lo scudetto. Sassari e il suo mondo, anche se non c'era il pienone, ma è bastata l'atmosfera del rinnovamento per scatenare tutti, da Sosa a Logan, 14 punti a testa, al Todic, pure lui 14 che ha finito da centro.

Per Milano la malattia di sempre, il fuorigiri mentale dei lavori in corso. Non sono bastati i 26 punti di Marshon Brooks, i 17 di Kleiza e i 16 di Ragland, tutti nel terzo quarto, per andarsi a prendere una coppa che sembrava già vinta sulla carta. Invece Milano ha conosciuto un'avversaria che la farà soffrire fino alla fine e questo animerà la vigilia di un campionato in partenza da domenica prossima.

All'inizio della finale di una supercoppa che in conclusione diventerà come l'uva per l'allenatore volpone battuto, cioè Banchi, il cantiere dell'Emporio Armani sembra proprio quello del Palalido che resta incompiuto. Anche Sassari, profondamente cambiata nella struttura di squadra senza la schiavitù per il talento di casa Diener, è squadra col cartello lavori in corso ben in vista, ma davanti al pubblico di casa l'approccio allo scontro con i campioni è molto diverso.

Milano dorme a rimbalzo, non segna dalla media distanza, vive soltanto per Marshon Brooks mentre la Dinamo la soffoca in difesa e poi si esalta correndo con Lawal che vola sopra i ferri, Dyson che irretisce subito Ragland. L'Emporio incrocia le braccia e i tiri, subisce di tutto e al primo intervallo è sotto gli uomini di Sacchetti: 14-29.

Sembra una crisi irreversibile per i campioni d' Italia quando Sassari va addirittura sul 14-35, ma qui, nel cantiere succede qualcosa: Sacchetti ruota i suoi uomini, Milano trova il furore di Marshon Brooks e poi la spinta di gruppo. Parziale di 19-1 per l'Armani pentita che si riconosce in Hackett. Da meno 21 a meno 3. Sassari torna ai capimastri del primo quarto, ritrova Lawal sopra gli anelli e poi Sosa le dà una bella spinta per chiudere sul 50-40 a metà gara quando Milano prova a chiedere un sacrificio al zoppicante Moss. Sosa, Logan e Dyson, 24 punti in 3, come supporto contro Marshon Brooks (15), come rampe di lancio per Lawal, anche se a rimbalzo è il Brooks di Sassari a dominare con 9 recuperi.

Il risveglio di Joe Ragland cambia ancora lo scenario. L'americano che l'Emporio ha rapito a Cantù passa da 0 a 16 punti in 10'. Milano graffia poco a poco le certezze di Sassari anche grazie a Kleiza.

La Dinamo, però, la spinge sempre indietro, ma dopo 30' il 68-72 dice che tutto è ancora aperto.

Milano si porta ad 1 punto, poi la benzina mentale finisce, salta tutto in aria e Sassari vola con Jerome Dyson uomo della partita e della super coppa.

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