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L'Atalanta si fa in... 10 e Jovetic la ringrazia

A San Siro gli uomini di Mancini partono male e s'accendono solo nel finale Bergamaschi con un uomo in meno e al 93' la stoccata del montenegrino

Jovetic all'ultimo respiro fa esplodere San Siro. L'ultimo arrivato segna in extremis, in pieno recupero e rompe l'incantesimo che sembrava proteggere l'Atalanta. Il montenegrino torna in Serie A e si presenta con una perla, un tiro a giro imparabile per Sportiello. E scaccia i fantasmi che aleggiavano sull'Inter dopo un'estate difficile e soprattutto dopo novanta minuti contro l'Atalanta in cui erano stati evidenziati limiti di gioco e soluzioni soprattutto negli ultimi venti minuti con l'uomo in più per l'espulsione di Carmona. Ma poi ci ha pensato Jovetic, quello che l'anno scorso è mancato per risolvere partite bloccate come questa. Che fosse la sua notte era nel destino. Partito dalla panchina, è entrato complice l'infortunio di capitan Icardi, grande sorpresa la fascia per l'argentino. L'ex City si fa trovare pronto facendo la fortuna di Mancini che parte con Gnoukouri davanti alla difesa e Medel interno, ma dopo appena dieci minuti torna sui suoi passi. Invece al quarto d'ora deve togliere Icardi per un risentimento alla coscia destra accusato nel riscaldamento. La punta al cambio non le manda a dire al tecnico, che però si prende la responsabilità di averlo fatto giocare. Sfortunata la prima da capitano dell'attaccante, ma non è serata per le punte. Infatti il suo omologo atalantino Denis esce in barella. A quel punto la partita ha già raccontato due sbandate difensive dell'Inter, retaggio della passata stagione, nonostante l'esordio del nuovo muro nerazzurro con Miranda che esce alla distanza al fianco di un solido Murillo. Poi l'Inter non soffre più dietro e fa tanto possesso, ma fatica a scardinare l'organizzazione di Reja. I primi tre tiri sono raccolti sugli spalti e Palacio quando si ritrova davanti a Sportiello si fa rimontare da Cherubin (reclamando un rigore che sembra non esserci), piuttosto che servire Icardi tutto solo in area. L'Inter manovra tanto con il fraseggio che però non ha sbocchi sulle fasce, mentre quando entra Jovetic per Icardi aumentano qualità e fantasia. L'Inter accelera appena prima dell'intervallo con Brozovic anticipato in area da Cherubin e Kondogbia che da ottima posizione è troppo mordibo.

Mister quaranta milioni a inizio ripresa suona la carica con una sassata da trenta metri che fa volare Sportiello. Mancini la mette sulla tecnica con Hernanes per Gnoukouri, il baby che non sfrutta l'occasione. Inter che va a intermittenza. L'Atalanta concede solo qualche sbavatura dietro. Su una di queste Brozovic alza sopra la traversa da dentro l'area. Il croato si conferma tra i più in forma, mentre il resto della squadra dà ragione a Mancini: è al sessanta per cento. La svolta non arriva e allora ci pensa l'ingenuo Carmona, espulso. Con l'uomo in più l'Inter resta monocorde perché sugli esterni non ha sbocchi e Mancini non ha soluzioni alternative, a conferma di una rosa incompleta, mancano ali per cambiare, a proposito per Perisic si proverà ancora oggi. A conferma di questo il fatto che l'occasione migliore è ancora un tiro dalla distanza, stavolta di Jovetic. E l'unica volta che sfonda in area, Palacio segna ma è in fuorigioco. Nell'assalto finale Palacio ha un guizzo che si stampa sul palo.

Poi Jovetic pesca l'angolino e lancia l'Inter brava a lottare fino alla fine, l'unica grande a partire con il piede giusto.

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