Lazio mata il Toro con il suo tridente

La Lazio è quella delle ultime uscite, una squadra in salute che alza i ritmi e mette sotto l'avversario

Lazio mata il Toro con il suo tridente

Roma L'occasione è ghiotta: rimettersi davanti all'Inter ma soprattutto allungare su Atalanta e Milan in quella corsa all'Europa League che sta vivacizzando un campionato fin qui alquanto scontato. La Lazio ha la possibilità di dire l'ultima parola e lo fa, vince la quarta partita consecutiva (tre di campionato più il derby di Coppa) grazie al suo tridente - tutti in gol come contro il Cagliari Immobile, Keita e Felipe Anderson -, torna al quarto posto e soprattutto va a +6 sul settimo, un margine che inizia a essere importante. Inzaghi ripropone il modulo più prudente con Lulic al posto di Keita, mentre Mihajlovic punta sulla voglia di rivincita di Iturbe che all'inizio esagera nel tentativo di ripagarlo: nel giro di cinque minuti entra in modo scomposto su Radu e su Biglia costringendo il terzino a chiedere il cambio.

La Lazio è quella delle ultime uscite, una squadra in salute che alza i ritmi e mette sotto l'avversario. Nel primo tempo le mezze occasioni sono tante, quelle pulite un paio e capitano entrambe sui piedi non delicatissimi di Immobile. Il Torino, invece, si vede solo nel finale con un contropiede che Ljajic non riesce a finalizzare. Nella ripresa non ci sono Baselli (cambio tattico con Molinaro) e De Vrij, costretto a uscire per un problema al ginocchio, un'assenza che se dovesse prolungarsi potrebbe pesare molto. La Lazio però non fa una piega e dopo dieci minuti la sblocca: Immobile tocca nella porta vuota un cross di Basta respinto male dalla difesa granata. Il Toro ha il merito di non affondare e trova il pari con Maxi Lopez, entrato 8 minuti prima al posto dell'evanescente Ljajic, che su punizione di Iturbe batte sul tempo Milinkovic e incorna alle spalle di Strakosha.

Inzaghi rischia il tutto per tutto con Keita al posto di Biglia: è la mossa vincente, perché il senegalese si inventa un destro a giro dal limite che fa esplodere l'Olimpico. Nel recupero arriva anche il 3-1 di Felipe Anderson in contropiede: la Lazio vola a 56 punti, due di media a partita. Chapeau.

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