Ha compiuto da poco più di un mese 73 anni e continua a seguire con grande attenzione tutte le vicende che riguardano il calcio italiano. La leggenda vivente Dino Zoff, in vista del rush finale di campionato e delle fasi salienti di Champions ed Europa League, ha provato ad analizzare la situazione, partendo sin da questo cruciale sabato pre-pasquale.
Con la Juventus ormai imprendibile, l'interesse del campionato si sposta sulla rincorsa ai piazzamenti che valgono Champions ed Europa League. Chi vede favorite?
«Io credo che Roma-Napoli sia già decisiva. Vincendo, la Roma potrebbe ritrovare quella serenità giusta per affrontare il finale di campionato nello stesso modo in cui ha iniziato la stagione. Anche perché non dimentichiamo che Napoli e Fiorentina avranno gli impegni europei a consumare energie preziose. Ed entrambe possono andare fino in fondo. Poi c'è la Lazio, che per me non è una sorpresa ».
In che senso? Si aspettava la squadra di Pioli in lotta per la zona Champions?
«No, ad inizio anno no. Ma con il passare delle giornate, vedendo come gioca, osservando la continuità di rendimento di alcuni suoi calciatori, non mi sorprendo sia arrivata fino al terzo posto. L'obiettivo Champions, oltre che meritato, diventa una conseguenza logica di quanto fatto vedere in campo. Se i biancocelesti approfittano del doppio scontro diretto di oggi (c'è anche Fiorentina-Sampdoria, ndr), il cammino potrebbe anche diventare più agevole del previsto».
Le milanesi stanno vivendo da troppo tempo una fase negativa. Si riprenderanno?
«Io credo proprio di sì. Non so se in questa stagione, dove raggiungere il gruppo in lotta per l'Europa diventa complicato, ma dal prossimo anno ritroveranno i posti che gli competono. Una città come Milano non può stare senza coppe».
Ma Inzaghi e Mancini sono gli uomini giusti da cui ripartire?
«Su Roberto non ho dubbi: ha l'esperienza giusta per ridare spolvero all'Inter. Filippo non riesco a valutarlo del tutto. L'annata del Milan è stata così particolare da non poter esser giudicata con superficialità».
Passiamo alla Nazionale. È stata una settimana di polemiche per le convocazioni degli oriundi Eder e Vazquez
«Credo siano polemiche sproporzionate. Gli oriundi in Nazionale ci sono sempre stati. Basta non esagerare, come in tutte le cose».
Non abbiamo ancora parlato della Juventus. Domanda secca: può vincere la Champions?
«Io credo che sia un anno favorevole. Innanzitutto la semifinale è a portata e visto che c'è tanto vantaggio da gestire in campionato, la Juve può davvero concentrarsi sull'Europa. Non penso che anche i club più importanti possano sbarazzarsi facilmente di questa Juve. Certo, una volta arrivati in semifinale, serviranno tre gare perfette. Ma la squadra di Allegri se la può giocare con chiunque».
Ultimo quesito d'obbligo: c'è
qualche portiere italiano che l'ha impressionata quest'anno?«Con Buffon siamo ancora al sicuro per un po'. Poi Sirigu e Perin non sono più sorprese. Se devo sbilanciarmi dico Sportiello dell'Atalanta e Sepe dell'Empoli».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.