L'ex Ilicic si fa in due Firenze pensa in grande

Doppietta dello sloveno e i viola parlano apertamente di scudetto Giallo al Palermo: Zamparini richiama Iachini, poi ci ripensa

L'ex Ilicic si fa in due Firenze pensa in grande

L a mera favola che si tramuta in bella storia, la Cenerentola che veste i panni di Principessa. Perché mantenersi nelle zone alte della classifica, in piena corsa Scudetto e a suon di grandi prestazioni, non è una cosa di tutti i giorni. È un'impresa, di quelle che appartengono solo alle grandi squadre. Motivo per il quale la Fiorentina, che illumina il Barbera di Palermo vincendo con un perentorio 3-1, è da iscrivere a pieno titolo tra le pretendenti alla vittoria finale del campionato: «Ma noi non ci nascondiamo, l'abbiamo sempre detto, non abbiamo paura di nessuno». Le parole di Borja Valero suonano come un grido di battaglia alla Leonida, di chi deve affrontare un esercito di talenti che giocano nell'Inter, nella Juventus, nel Napoli e nella Roma con i suoi soli 300 troiani. Ma se il piccolo nugolo di giovani guerrieri è trainato da quel Ilicic visto a Palermo, doppietta dell'ex, allora le cose possono davvero cambiare: «Dall'inizio ho detto che questo campionato è molto più ricco di qualità rispetto agli ultimi anni il pensiero di Paulo Sousa l'idea di gioco è chiara, i miei giocatori l'hanno capita, hanno molti margini di crescita». Certo è che immaginare una Fiorentina ancora più perfetta di quella vista a Palermo (dove ieri sera Zamparini ha prima esonerato Ballardini e richiamato Iachini per poi fare un clamoroso dietrofront perché con l'ex allenatore non ha trovato l'accordo sui rinforzi) è davvero difficile: perché ha comandato la partita con l'autorità giusta, ha concesso il primo tiro alla formazione avversaria solo dopo oltre un'ora di gioco e non ha rischiato mai nulla. È da vittorie come questa che si vede il salto di qualità della Fiorentina: «Sicuramente ha proseguito Borja Valero in altri tempi questa partita si sarebbe pareggiata, invece abbiamo portato a casa i punti, che è importante». A contorno, un Ilicic mai così decisivo da quando è in Italia, senza dimenticare la forza prorompente di quel Kalinic rimasto un po' nell'ombra. La Fiorentina di Paulo Sousa viaggia che è un piacere, ma è chiaro che l'appetito vien mangiando e la parola Scudetto, ormai, è entrata ufficialmente nello spogliatoio: «Per crescere dovremmo avere più scelte per avere continuità durante la stagione e durante la singola partita puntualizza il tecnico portoghese serve una continuità d'intensità e più scelte ci potrebbero dare più possibilità di controllo delle gare».Traducendo, l'ex centrocampista di Inter e Juventus chiede rinforzi alla sua società, pronta a mettere mano al portafoglio per tramutare in realtà quello che, fino a qualche tempo fa, era pura chimera.

Il 2016 inizia com'era finito il 2015 per la Fiorentina: gol decisivi di Ilicic (cinque le reti consecutive) e il ritorno di Blaszczykowski, uno dei giocatori più attesi tra quelli arrivati in estate. E la Fiorentina che si gode il primo posto, anche se solo per qualche ora, prima delle gare di Inter e Napoli. Per ora si sogna, ma si continua a combattere.

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