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Lezione di Italiano per Chivu: sui rigori non devi restare... Immobile

L'errore dell'interista: aver rinunciato agli specialisti dagli 11 metri. Ciro infallibile

Lezione di Italiano per Chivu: sui rigori non devi restare... Immobile
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L'Inter senza mezze misure perde anche quando pareggia. Sono già 7 le sconfitte per un gruppo che pure è primo in campionato e vede ancora possibile un posto nel G8 di Champions. Maledetti rigori. "Non riusciamo a sbloccarci, anche l'ultima volta con l'Atletico Madrid avevamo perso", ha raccontato sconsolato Mkhitaryan, quello del nefasto ingiocabili, parola che è sì entrata nella Treccani, ma ancora di più rimbalza negli sfottò fra tifosi.

Resta da capire perché Chivu ha volontariamente rinunciato ai suoi 3 rigoristi migliori: tolto Zielinski a pochi minuti dalla fine e non inserito Calhanoglu né Esposito. Alla fine solo 4 cambi e non 5. Non regge la spiegazione del "non si calcia da freddi", perché con un po' di visione bastava farli entrare un po' prima. Come Italiano ha fatto con Immobile, per esempio. "L'abbiamo preso per questo", ha sorriso il tecnico del Bologna a finale conquistata. E non è solo una battuta: il migliore rigorista in squadra non può stare in panchina quando in una partita secca c'è aria di rigori. Inesperienza? Sottovalutazione? O magari l'opposto: sopravvalutazione di chi poi ha calciato. In ogni caso, un errore di Chivu. E non si dica il contrario o si pensi agli astri non favorevolmente allineati al dischetto nerazzurro.

Così, domani saranno Napoli e Bologna a giocarsi l'ultimo trofeo del 2025 (o il primo trofeo del 2026?), la finale fra i vincitori di scudetto e Coppa Italia, la finale più giusta che dà uno schiaffo al nuovo format e in qualche modo ripristina i meriti. "Per essere qui, noi e il Milan abbiamo ricevuto un regalo", aveva provocato Chivu alla vigilia. Curiosamente, il tecnico dell'Inter, come Allegri la sera prima, ha lasciato inizialmente in panchina il giocatore più forte (Lautaro, dopo Modric), non lesinando nemmeno su altre rotazioni. Non così Conte e Italiano, che hanno invece puntato subito sulla squadra migliore. La finale è anche una conseguenza.

Errori di presunzione? No, scelte.

Sia Modric sia Lautaro domani sera sarebbero stati titolari. Scelte che in semifinale esponevano a qualche rischio, ovviamente chiaro anche ai due allenatori. La stagione è molto lunga, soprattutto quella dell'Inter. Non è possibile per nessuno giocare tutte le partite.

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