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L'immagine di Nedved e le verità nascoste

Pirlo è e sarà l'allenatore della Juventus anche il prossimo anno, così come Cristiano Ronaldo andrà a conclusione di accordo nell'estate del duemila e ventidue

L'immagine  di Nedved e le verità nascoste

Seicentosessantuno secondi, in cifre 661, di intervista a Paved Nedved. Juventus football club ha concesso a Dazn l'esclusiva, si fa per dire, con il tentativo di edulcolare l'immagine del campione ceco, le cui recenti imprese da dirigente, strilli e proteste plateali in tribuna contro gli arbitri e, ultima, quella violenta di un Pallone d'oro 2003 ma nuovo hooligan di bordo campo, a scalciare il cartellone che invita al Respect, fotogrammi che hanno fatto il giro del mondo e non rientrano nel cosiddetto stile Juventus, già smarrito per altre vicende.

Nell'intervista paradiplomatica rilasciata a Pierluigi Pardo, il vicepresidente bianconero ha ribadito quello che già si sapeva sui contratti di Pirlo e di Ronaldo, il primo è e sarà l'allenatore della Juventus anche il prossimo anno, così come il fuoriclasse portoghese che andrà a conclusione di accordo nell'estate del duemila e ventidue. Su Dybala altre conferme, nel senso che il mercato è aperto, come lo era due anni fa quando l'argentino venne offerto al Manchester United in cambio di Lukaku ma si rifiutò di accettare l'offerta. Stavolta la valutazione non potrà essere la stessa, Dybala «ha giocato meno di 800 minuti» e dunque le richieste, sue di aumento di salario e del club per eventuali offerte, rientreranno nelle trattative low cost.

Pavel Nedved ha aggiunto carezze e complimenti ad Antonio Conte e, soprattutto, a Beppe Marotta che «è stato un grandissimo maestro per tutti noi» senza poter spiegare, tuttavia, perché si sia arrivati alla separazione con il docente, forse con un anno di ritardo. La Juventus altalenante, secondo il vicepresidente, dopo nove anni di vittorie, intende puntare a un piazzamento ancora migliore in questo finale di campionato. Non è chiaro, però, come la squadra possa improvvisamente recuperare forze e fame, dal momento che lo stesso Pirlo, confermato a prescindere, ha voluto lasciare in libertà, dopo l'umiliazione contro il Benevento, la dozzina di bianconeri superstiti, tutti i sudamericani oltre a Buffon, McKennie, Ramsey e ai reduci e sopravvissuti dell'Under 23.

Pavel Nedved non lo avrebbe mai permesso e l'esclusiva non ha affrontato la questione.

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