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L'inarrestabile corsa di re Coe neo presidente Iaff

«Tolleranza zero al doping». Così si è presentato il 58enne ex mezzofondista e bicampione olimpico dei 1500 metri, l'inglese Sebastian Coe, nominato nuovo presidente della Iaaf, la federazione internazionale di atletica leggera.

Il successo era tutt'altro che scontato, visto che a sfidarlo alla poltrona della presidenza c'era lo Zar, ovvero l'ucraino Sergey Bubka, 51 anni e vincitore di ben sei titoli iridati nel salto con l'asta. Tuttavia, a favore di Coe ha inciso la decisione di Bubka di correre, in caso di sconfitta, per la vicepresidenza. Un piccolo ma decisivo errore che ha fatto cadere la scelta verso l'inglese.

«Sono davvero onorato di essere stato eletto (115 voti a 92)» ha dichiarato con un filo di commozione il britannico già parlamentare e capo organizzativo dei Giochi Olimpici di Londra 2012, il cui successo l'ha di fatto lanciato in questa corsa

alla presidenza.

C'è anche una parte di Italia nel nuovo consiglio della Iaaf: infatti, oltre alla riconferma di Anna Riccardi, sono stati eletti Luca Verrascina (Comitato Tecnico) e Maurizio Damilano (chairman della marcia).

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