Calcio

L'Inter prova a deragliare ma un Toro fa doppietta e la rimette sui binari

Prima lo spavento, poi l'uno-due di Lautaro su assist di Dzeko. Inzaghi: "Grandissima gara"

L'Inter prova a deragliare ma un Toro fa doppietta e la rimette sui binari

Buona la prima, nel senso che l'Inter vince la prima partita del girone di ritorno, nonché prima tappa della lunga volata Champions. La Cremonese si mostra avversario tosto, esattamente come era prevedibile che fosse. Ballardini l'ha cambiata, le ha tolto qualche fronzolo e l'ha resa più concreta. Non è un caso che Okereke vada in gol e in vantaggio al primo tiro in porta. Però la qualità resta la stessa anche se la imbelletti e quindi poco alla volta l'Inter torna in partita, rimonta e finisce per vincere con merito pieno, anche più largo di quanto non dica l'1-2 finale.

La prima del ritorno riassume tutta l'Inter dell'andata: debole in difesa, spietata in attacco, con i suoi due migliori giocatori, ancora una volta decisivi. Due gol di Lautaro Martinez, e siamo a 14 in 28 partite in stagione, e due assist di Dzeko, che stavolta veste i panni del rifinitore. Sul primo, è scaltro a trovarsi un posticino in area di rigore, dove non c'è nessun avversario (la Cremonese marca a zona sui calci d'angolo: errore grave non accorgersi di lui) e scaricare un gran destro in porta, deviato da Carnesecchi per il tap-in del Toro. Sul secondo, infila direttamente il corridoio giusto per il compagno cannoniere, una giocata da vero 10, che Martinez trasforma nel gol della vittoria.

Il Toro è leader totale, il Mondiale vinto per quanto non da protagonista, ne ha evidentemente rinforzato l'autostima. La fascia da capitano, indossata per l'assenza di Skriniar, gli ha di certo regalato stimoli supplementari. Già prima del Qatar, Martinez aveva dimostrato di tenere all'Inter almeno quanto all'Argentina, a differenza di molti altri: confermarlo capitano anche contro l'Atalanta, sarebbe la cosa più giusta che Inzaghi potrebbe fare. Per ridarla a chi, sennò? A un giocatore che procura un danno al club, pensando solo ai suoi interessi? Vedremo, ma il dibattito può cominciare.

Altro che LuLa, l'Inter è Dzeko più Martinez e non solo da oggi. Già la scorsa stagione l'aveva detto chiaramente. I numeri e non solo, sono lì da leggere: Lautaro segna di più e gioca meglio accanto a Dzeko, altro che Lukaku. Che del resto continua a mostrarsi lontano dal poter diventare titolare. Anche a Cremona gioca l'ultimo spicchio di partita, un quarto d'ora scarso, senza lasciare traccia alcuna. Gl'impegni si sommano, ma Inzaghi non può pensare a coppia offensiva diversa da quella attualmente titolare, anche in Coppa Italia, e lo dimostra il cambio simultaneo (fuori Dzeko-Martinez, dentro Lukaku-Correa) fatto proprio in vista dell'Atalanta. Per il resto, è l'Inter con i soliti sbandamenti difensivi. Il gol di Okereke, bellissimo, è fotocopia di quello che il nigeriano ha segnato a San Siro, un girone fa. Stavolta è Calhanoglu a lasciargli tutto il tempo di sistemarsi il pallone sul destro, nemmeno fosse un calcio di punizione. Poi ci sono un paio di ripartenze regalate e che avrebbero potuto provocare danni grossi (Acerbi si salva col giallo sempre su Okereke).

Contro un altro avversario, magari finiva diversamente.

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