L'Ital-gol di Quagliarella è da record

Il doriano bomber più anziano. Kean il più giovane a segno due gare di fila. Sfogo di Balo

L'Ital-gol di Quagliarella è da record

Due generazioni in campo per celebrare l'atteso festival del gol. E nella banda dei giovani talenti di Mancini c'è spazio anche per il rispetto di un veterano, il Quagliarella che, dopo aver ritrovato l'azzurro titolare dopo 9 anni (l'ultima volta a Ginevra contro la Svizzera), ha deciso di prendersi il record del più longevo calciatore azzurro (36 anni e 54 giorni, battuto Christian Panucci) a fare gol. Il beau geste lo compie Jorginho, rigorista designato dal ct, che lascia i due tiri dagli undici metri - concessi dagli ingenui difensori del Liechtenstein - al centravanti della Sampdoria. Che diventa pure il primo della truppa Mancini a segnare due gol (prima delle sue trasformazioni dal dischetto 12 cannonieri diversi) oltre che il bomber dell'attuale gruppo azzurro - 9 le sue reti con la maglia della Nazionale -.

Nella notte del Tardini in cui il ct rispolvera il bomber d'annata (e non è un caso che arrivi la prima goleada dell'era Mancini), suona quasi stonato il messaggio polemico del «convitato di pietra». È Mario Balotelli che spiazza tutti con un post su Instagram, mettendo se stesso e il suo orgoglio davanti alla voglia di azzurro nell'attesa di una convocazione che tarda ad arrivare. «Non sono un robot, né un deficiente, né un'epidemia. Chiedo solo rispetto, perché mi stufo anch'io. E se un giorno fossi io a dire no alla Nazionale?», così SuperMario. Chissà se Mancini perdonerà lo sfogo a un giocatore al quale vorrebbe concedere una nuova chance.

Intanto il suo amico Kean si prende la soddisfazione di diventare il primo 19enne a segnare due gol di fila in azzurro - e ieri ha colpito anche una traversa - dando seguito al momento magico e accumulando altri minuti preziosi con la maglia della Nazionale. Il papà di Moise, in un'intervista a Un giorno da Pecora su Radio 1, va a caccia di un po' di pubblicità: «Sono un tifoso della Juventus e un sostenitore di Matteo Salvini e della Lega - così Biorou -. Dal Torino mandai mio figlio in bianconero, eppure non mi danno più biglietti per andare allo stadio. Io e la mamma di Moise siamo separati e lei, in passato, voleva portare il ragazzo in Inghilterra. Dissi a quelli della Juve che lo avrei fatto restare in Italia ma in cambio avrei voluto due trattori, mi dissero che non ci sarebbero stati problemi e invece non me li hanno ancora dati».

Contro il modesto Liechtenstein (Sirigu vivrà da spettatore la gara di Parma, al Tardini ospiti anche Ramy e Adam, i ragazzini eroi del recente episodio del pullman incendiato) Roberto Mancini cambia sette giocatori rispetto alla Finlandia: spazio al 16° esordiente, l'omonimo Gianluca dell'Atalanta. Il gol di testa di Sensi, probabilmente il più «basso» in campo ieri, l'assolo di Verratti con uno dei suoi numeri e l'uno-due dal dischetto di Quagliarella indirizza la gara. Era dalla prima sfida con gli uomini del Principato (il 12 novembre 2016 a Vaduz) che gli azzurri non segnavano quattro gol in un tempo. Kean sigla la cinquina, Pavoletti (debuttante numero 17 del nuovo ciclo azzurro) sostituisce Quagliarella che si prende la standing ovation dello stadio e va in gol dopo appena 4 minuti.

L'Italia, che farà esordire nel finale anche Izzo, non segnava sei gol in una gara con i tre punti in palio dal 24 marzo 1993 (con Malta, era una sfida di qualificazione mondiale).

E intanto le rappresentative Under 17 e Under 19 hanno guadagnato il pass agli Europei di categoria. Dietro i giovani di Mancini, altri baby crescono.

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