L'Olanda è tornata arancia meccanica ma non è più cicala

L'Olanda è tornata arancia meccanica ma non è più cicala

Potendo rinascere si dovrebbe optare per la vita dei calciatori olandesi. Arriva il mondiale e che tipo di albergo, di ritiro, si fa per dire, scelgono? Il Caesar Park di Ipanema Rio de Janeiro, roba extralusso, di fronte c'è il "Posto 9" la spiaggia regno del tanga, roba osservata a distanza dal Cristo Redentore e, da vicinissimo, dai tulipani di quel simpaticone di Van Gaal.
La "manita" alla Spagna in verità è stata un "manotazo", un ceffone a piena mano, il segno di cinque dita sulla faccia dei campioni del mondo, toreri stanchi, sfiniti, reduci da titoli e onori, come accadde in Messico '86 alla nazionale di Bearzot eliminata dalla Francia di Platini.
L'Olanda torna a vivere secondo usi e costumi dei favolosi anni Settanta, l'arancia meccanica, le donne al seguito (anche i nostri), l'albergo a cinque stelle e la libertà di rientrare anche fuori orario, dopo una notte tutta vita e rock and roll, perché poi il campo dice la verità, il gossip è per i poveri di spirito e di fisico.
Robben si è preso la rivincita dopo la beffa di Johannesburg contribuendo agli incubi di Casillas, Van Persie ha fatto venire lo stranguglione a due allenatori in una volta sola, Vicente Del Bosque, con i mustacchi e la bazza sprofondati in panchina, e David Moyes, l'ex allenatore del Manchester United, licenziato per "colpa" dell'olandese infortunato e fuori condizione (soltanto 18 presenze da titolare più 3 partendo dalla panchina, 12 gol in tutto per 1584 minuti giocati) penalizzando soprattutto Wayne Rooney.
La nuova Olanda riporta alla memoria quella antica, hippy e fantastica, esaltata dal suo campione storico, Cruijff. Non è una squadra giovanissima, il blocco difensivo del Feyenoord, costruito da Ronald Koeman e offerto alla nazionale, si innesta sul gruppetto dei quattro uomini migliori che vanno sulla trentina, Van Persie, Robben, Sneijder, De Jong, i quali hanno completato la loro maturità ed esperienza nei campionati inglese, tedesco, turco e italiano.
Louis Van Gaal ha aggiunto astuzia e mestiere restituendo alla squadra la personalità che si era smarrita in troppi individualismi ed egoismi, tipici di una ciurma marinara. Battendo l'Australia si può dire che l'Olanda si allenerà poi con il Cile, combinando un altro scherzo malefico ai campioni del mondo.


Non è il caso di farsi prendere dall'euforia, Brera scriveva che gli olandesi sono cicale mentre tedeschi e italiani formiche, credo che la favola debba cambiare morale: gli olandesi hanno forse imparato e mettere via le provviste per la stagione fredda. Ballano e cantano sulla spiaggia di Ipanema poi quando arriva l'inverno, cioè la partita, sanno che fare. Purtroppo. Informate i parenti di Esopo e di Alphonse De La Martine.

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