L'ultima occasione per la Signora con le smagliature

Appuntamento con la storia per Buffon, Pirlo e Tevez, tutti grandi ma vecchiotti. I bianconeri devono dimostrare di essere davvero grandi

L'ultima occasione per la Signora con le smagliature

Esaurite le confezioni regalo, ora tocca alla Juve farsi il regalo. Cosa chiedere di più al calcio d'Europa? Un meraviglioso sogno del tramonto. “Sogno” perché spesso accoppia il bello, l‘impossibile che diventa possibile. Non, invece, “viale” che magari ti racconta una nobile fine, ma sempre fine. Il sogno del tramonto di un gruppo di fantastici marines ai quali solo l'età può far opposizione. Quanto tempo avranno ancora per giocarsi l'idea di una semifinale e, chissà, di una finale? La Juve, di tanto in tanto, ci fa vedere le smagliature: Pirlo non perfettamente reattivo, Buffon che già fa i conti sull'età da pensione, ma anche Evra e Barzagli, Chiellini e Lichtsteiner, Carlitos Tevez che punta al ritorno a casa perché il tempo del pallone sta passando e gli rimangono un paio di cose da fare: giocarsi un torneo alla grande con la nazionale e riapprodare nella squadra del suo amore tifoso. La Juve e gli juventini si stanno macerando nel dubbio: quando partirà? Dimenticando che Tevez è un vincente e solo l'appagamento può produrre l'addio.

Il discusso, e discutibile, rigore della sfida di andata è stato un inequivocabile segnale dello stellone, una via da seguire, il regalo da tener in tasca. Partita del sogno o son desto? Stasera sarà gran galà perché lo dice la location , quel sole abbacinante che scenderà tra palazzi e yacht, quell'aria dolce che piaceva all'Avvocato, che carezza nobiltà e gotha miliardario. Lo stadio, Louis II dedicato al vecchio Principe, tutto ovattato finché non urla la gente tifosa. La Juve non può lasciarsi incantare da nulla: ambiente e avversari. Il Monaco è tipicamente francese: gioco tourbillon e turbativo, velocità, poi non sempre va al sodo. Come all'andata. Si diceva: ha la miglior difesa della Champions. Perfetto, peccato abbia rischiato di prendere 4 gol a Torino. Tutta qui la miglior difesa? Si racconta: non ha mai perso in casa con le italiane, ma la Juve ha subito un gol nelle ultime 8 partite, Buffon da 6 match è imbattuto e nelle ultime due trasferte la Signora ha sempre vinto: 2-0 al Malmoe, 3-0 a Dortmund.

Sarebbe stupefacente se Juve e Allegri (mettiamoci pure lui con meriti ed eventuali colpe) riuscissero nell'impresa di interrompere il sogno. La tradizione “andata-ritorno” con le francesi è buona: è passata 10 volte su 10. Per farsi male, dovrà giocare senza testa, magari un po' lenta, certamente poco efficace nei contropiedi. Ma così non sarebbe Juve. E il calcio italiano non avrà più occhi per guardarsi allo specchio.

Ecco, la Juve, nonostante Napoli e Fiorentina, tien sul groppone il pallone nostro. Al di là delle beghe di cortile.

E poco conterà il modulo, pur se il famoso 3-5-2 la rende fortezza.

Invece quell'altro sistema le regala più veleno in attacco. Il Monaco, a Torino, ha dimostrato che l'avversaria è più forte. Anche senza rigori in regalo. Ora tocca alla Juve dimostrare che lo stellone, e il comune senso del pallone, hanno visto giusto.

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