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Marchisio dice addio al calcio: il Principino si ritira a soli 33 anni

L'ex centrocampista bianconero si ritira. Domani l'annuncio nella conferenza stampa all'Allianz Stadium

Marchisio dice addio al calcio: il Principino si ritira a soli 33 anni

Claudio Marchisio si ritira: a soli 33 anni l'ex centrocampista della Juventus dice addio al calcio giocato.

''Sarebbe il massimo per me: diventare una bandiera della Juve. Vorrei poter non andare più via'' ripeteva Il Principino mentre muoveva i primi passi con la maglia bianconera.

Juventini come lui ce ne sono davvero pochi. Una storia d'amore cominciata quando aveva solo sette anni con una lunga trafila dalle giovanili e i colori bianconeri subito diventati una seconda pelle. Due vittorie al Torneo di Viareggio, un titolo con la Primavera e Fabio Capello il primo ad intravedere le sue grandi qualità lo porta spesso in prima squadra nel 2005-2006. L’esordio arriva l’anno seguente, nella stagione più traumatica della storia della Juve. In Serie B gioca 25 partite, poi va all’Empoli, un anno di apprendistato prima di tornare in bianconero.

Da lì comincia la grande risalita insieme alla Juve, gli anni difficili della ricostruzione con Ferrara e Del Neri fino alla svolta con l'arrivo di Antonio Conte, che riporterà i bianconeri a trionfare in Italia. Il Principino c'è sempre, diventando una pedina insostituibile della squadra e uno dei principali artefici di quei fantastici successi. Sono gli anni migliori della sua carriera, inserimenti, gol, tecnica raffinata e intelligenza dentro e fuori del campo, Marchisio si impone come uno dei centrocampisti più forti e completi del panorama europeo.

Arrivano però i momenti difficili, come la rottura del legamento crociato e lo stop di sei mesi, che lo costrinse all'addio agli Europei 2016. Allegri lo utilizza con il contagocce e una concorrenza sempre più forte lo spinge ai margini della squadra fino al doloroso divorzio ad agosto 2018. Dopo dieci stagioni, 389 partite, 37 gol, e 7 scudetti consecutivi va allo Zenit San Pietroburgo. Anche in Russia gioca poco e un altro infortunio al ginocchio mette fine alla nuova avventura così nell'estate seguente, nel corso della riabilitazione, rescinde il contratto.

Comincia un lungo periodo di riflessione, in estate arrivano offerte dal Giappone, dal Monaco, dai Rangers Glasgow e dagli Emirati, tutte declinate. Rifiuta il Brescia di Cellino perchè ''in Italia c'è solo la Juve'' e i cinesi dello Jiangsu Suning, ''c'era troppo vicinanza ai colori nerazzurri''. In cuor suo aveva già deciso. Ma tutte le emozioni e i ricordi in bianconero li rivivrà ancora una volta domani nella sala Gianni e Umberto Agnelli dell'Allianz Stadium. Non poteva che scegliere casa sua per annunciare l'addio al calcio.

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