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Marotta all'attacco: "Barella è un campione, lui invece..."

Il dirigente nerazzurro ha paragonato Barella e Cassano, riservando una frecciatina a Fantantonio

Marotta all'attacco: "Barella è un campione, lui invece..."

"Barella si è trasformato da talento a campione, mentre Antonio Cassano, per esempio, da talento non è mai diventato un campione". Sono le parole dell'ad dell'Inter Beppe Marotta, intervenuto in occasione del Festival dello Sport di Trento.

Da quando va in onda sulla Bobo Tv, Cassano ci ha abituati a giudizi sempre molto enfatici, sui calciatori e sugli allenatori più in voga. Di sicuro non è un grande fan di Nicolò Barella, nonostante le prestazioni di assoluto livello del centrocampista nerazzurro nelle ultime stagioni. "Non mi piace, corre e fa legna, ma qualità poca. Preferisco Locatelli" disse durante Euro 2020. Parere poi ribadito qualche settimana fa con ancora più convinzione: "Sta crescendo e crescerà ma non ha niente a che vedere con i campioni, con i De Jong e Pedri del Barcellona, con Foden e questi qua".

Stavolta la risposta a Cassano non è arrivata dal diretto interessato ma da Beppe Marotta nel corso del Festival dello Sport a Trento. Tra i diversi temi affrontati c'è stata anche la crescita esponenziale di Barella, diventato negli ultimi anni una colonna del centrocampo della Beneamata e della Nazionale di Mancini. L'ad nerazzurro lo incorona così:"Nicolò è uno dei casi della differenza tra talento e campione: da talento, è diventato campione". Un calciatore che l'Inter non vuole lasciarsi scappare. Per questo oltre al rinnovo con adeguamento del contratto, sul tavolo c'è un futuro anche da capitano:"Occorre gratificarlo per quello che ha fatto, con un adeguamento del contratto pari a quello di una fascia importante di giocatori che fanno parte dell'Inter. Nelle prossime settimane ci arriveremo. Sarebbe bello, Handanovic ha la sua età e Barella è più giovane. Capitano non si diventa per caso: occorre avere le qualità umane e tecniche per essere un leader. Barella può iniziare a diventare un nostro leader".

A quel punto per chiarire meglio il concetto, il dirigente nerazzurro ha tirato in ballo proprio Cassano, sottolineando le differenze con Barella. Se il talento di Fantantonio non è mai stato in discussione, altrettanto non si può dire per altre qualità: "Cassano, per esempio, da talento non è mai diventato campione. Non ha mai accompagnato le qualità tecniche a quelle umane. Barella si è affermato con sempre maggiore continuità e oggi ci troviamo di fronte a un campione". Un tackle molto deciso, quello di Marotta, adesso chissà cosa risponderà Cassano.

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