Sinner avanti facile. A Sonego il derby

Masters 1000 di Parigi. E Musetti va ko

Sinner avanti facile. A Sonego il derby
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Tutto come da copione. Esordio sul velluto ieri alla Paris La Défense Arena, la nuova casa del Masters1000 della capitale francese, per Jannik Sinner. L'altoatesino, a differenza dello spagnolo Carlos Alcaraz (n.1 del mondo) clamorosamente eliminato al secondo turno dal britannico Norrie martedì, inizia bene l'avventura nella città degli Innamorati. L'azzurro si è imposto in un'ora e mezza di gioco contro il belga Zizou Bergs col punteggio di 6-4 6-2. Quest'ultimo un po' di tifo lo aveva sul campo centrale, forse per quel nome che ricorda un artista col pallone tra i piedi caro alla Francia (Zizou Zidane, ndr.). In questo caso, però, è stato l'altro a disegnare tennis di alto livello, sbriciolando la resistenza del belga e trovando colpo dopo colpo la confidenza con questo campo. Poco tempo per Jannik dedicato alla preparazione, vista la quasi contemporanea vittoria a Vienna e l'inizio dell'avventura a Parigi. Il tutto da rapportare a una superficie con velocità diversa e palline difficili da spingere per il loro rigonfiamento dopo alcuni scambi. L'adattamento fa parte del gioco e Sinner ha saputo farlo brillantemente.

"Ho sempre fatto fatica in questo torneo, sono molto contento di aver superato questo primo incontro e di come ho servito (65% di prime in campo, 77% dei punti vinti con la prima e il 71% con la seconda, ndr.)", ha raccontato il pusterese. Per il n.2 del mondo si tratta della vittoria n.22 consecutiva a livello indoor e il prossimo rivale sarà quest'oggi, non prima delle 19.00, l'argentino Francisco Cerundolo. Se Jannik dovesse imporsi in questo 1000, vista l'eliminazione di Alcaraz, tornerebbe n.1 del mondo, giocandosi poi il tutto per tutto nelle ATP Finals di Torino.

Agli ottavi con Sinner ci

sarà anche Lorenzo Sonego, a segno a sorpresa nel derby contro Lorenzo Musetti 3-6 6-3 6-1. Prossima sfida contro il russo Medvedev per il piemontese, mentre per il toscano la presenza nella città della Mole è a rischio.

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