Negli ultimi sei anni ad Abu Dhabi ha vinto l'uomo che partiva in pole. La pista è cambiata, è diventata più veloce (più di 12 rispetto alla pole di Max di un anno fa), offre più possibilità di sorpasso, ma ottenere il miglior tempo oggi potrebbe essere un primo passo verso il titolo. Le prove del venerdì ci hanno raccontato di una Mercedes più in palla sul giro veloce (1° Hamilton) e di una Red Bull alla stessa altezza in simulazione gara (4° Verstappen).
Le Frecce d'argento sono più veloci nei primi due settori, la Red Bull nel terzo. Max dovrà inventarsi qualcosa e il suo team pure per prendersi la pole. Quest'anno in partenza Max è spesso scattato meglio di Lewis. Il suo primo attacco per il titolo sarà allo spegnimento dei semafori. Ci sono solo 179 metri tra la pole e la prima staccata. Pochi secondi. «Non vedo tante possibilità per passare anche se ce ne saranno più che in passato», ha detto Lewis dopo aver seguito da vicino Perez. Alla fine anche i dettagli potranno essere decisivi, soprattutto il consumo delle gomme con la Pirelli che ha portato le mescole più tenere, ma è difficile ipotizzare che oggi Ocon possa ancora mettersi di mezzo tra i due litiganti, al massimo potrebbe farcela Bottas che in qualifica gioca di squadra sempre meglio di Perez.
Un uno-due Mercedes sarebbe una brutta botta per Max. Tutte le attenzioni sono sui duellanti.
Passa in secondo piano the last dance di Giovinazzi e Raikkonen (Leclerc 8°, Sainz 9°), non il commento di Binotto alla notizia (Corsera) di un possibile ritorno di Todt in Ferrari: «Per ora semplici speculazioni, ma sarebbe un onore lavorare di nuovo con Todt perché penso che da una figura come lui io possa avere ancora tanto da imparare». Quasi un benvenuto. O forse solo una speranza.Tv: pole e Gp ore 14. Dir. Sky e Tv8
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