Mertens-Insigne-Callejon confermati i piccoletti che hanno steso la Roma

Mertens-Insigne-Callejon confermati i piccoletti che hanno steso la Roma

Napoli Ognuno vive la vigilia con le proprie parole ma soprattutto con le proprie convinzioni. Perché alla fine conteranno le scelte e il modo di giocare la partita. Sarri sembra più disincantato, niente ritiro, quasi rilassato ed è tutto dire per un allenatore che costruisce i giorni, le settimane e le gare sulla tensione e sull'intensità. Tutto sommato, dice, la pressione è loro, sono gli spagnoli che devono passare il turno. E si dà una minima percentuale scaramantica di passare il turno. Zidane invece ha mostrato un viso quasi corrucciato quando ha imboccato il sottopasso del San Paolo: non è un tipo con il sorriso stampato sul volto però forse un pizzico di «miedo escenico» lo starà subendo.

Zizou non anticipa gli undici blancos, figurarsi se Sarri si mette a snocciolare la formazione. «Mertens sta bene, Rog ha fatto benissimo nelle ultime due partite, voglio vedere se in questi giorni ha recuperato dopo la fatica di Roma. Sarà fondamentale la nostra capacità di non subire: loro fanno gol da 46 partite di fila e prenderne uno significherebbe la fine del sogno».

I soliti quattro in difesa, Rog o Zielinski a centrocampo, con Diawara (tra i migliori nel match di andata) favorito su Jorgingo in cabina di regia. In attacco impossibile far fuori Mertens dopo lo show di sabato all'Olimpico, e di conseguenza i tre piccoletti, altra panchina per Milik. Spiega Sarri: «La chiave sta nel saper oltrepassare la prima linea di passaggi. I loro attaccanti faranno pressing sui nostri portatori di palla, come già accaduto al Bernabeu: se sapremo scavalcarli ci presenteremo nella loro trequarti e gli faremo girare i cog... . Abbiamo una città intera che soffia alle nostre spalle e una voglia matta di scrivere la storia: chissà se basterà contro i campioni del mondo».

Potrebbe e dovrebbe essere confermato l'undici che ha fatto fuori la Roma, guidato da capitan Hamsik: «Vedo la cazzimma giusta per giocarcela, siamo sotto nel punteggio e bisogna attaccare, però è stimolante affrontare un avversario

così forte. In tanti vorrebbero essere al posto nostro, perché vigilie e sfide come queste non si dimenticano mai nella vita. L'urlo Champions ci introdurrà nel giusto clima, lo sentiranno anche a Torino». E vada come vada.

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