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Messi vince la scarpa d'oro: "Io parlo sul campo. L'Inter? Ci ha fatto soffrire"

Lionel Messi ha messo in bacheca la sua sesta scarpa d'oro e ha elogiato l'Inter di Conte battuta a fatica in Champions League: "I nerazzurri non mi hanno stupito"

Messi vince la scarpa d'oro: "Io parlo sul campo. L'Inter? Ci ha fatto soffrire"

Lionel Messi ha vinto per la sesta volta la scarpa d'oro e l'ha fatto mettendosi alle spalle l'attaccante francese del Psg Kylian Mbappé e l'esperto centravanti della Sampdoria Fabio Quagliarella. La Pulce argentina in tutti questi anni di onorata carriera ha vinto di tutto tra cui cinque Palloni d'Oro come il suo rivale storico Cristiano Ronaldo. Il 32enne di Rosario ha riservato una piccola stoccata all'attaccante portoghese della Juventus e a Zlatan Ibrahimovic che non perdono mai tempo per autocelebrarsi. Ecco le sue parole riprese dalla Gazzetta dello Sport: "CR7 è una star. Io preferisco che siano gli altri a parlare di me. So ciò che sono, quello che ho fatto e ciò che posso ancora dare, però me lo tengo per me. Semmai, ringrazio gli artefici di tanti miei gol, come Suarez e Jordi Alba".

Messi ha recentemente incontrato in Champions League una squadra italiana, l'Inter di Antonio Conte, una delle poche squadre a cui la Pulce non è riuscita a realizzare nemmeno un gol in tanti precedenti. Il fuoriclasse argentino ha elogiato i nerazzurri: "Se l'Inter mi ha stupito? No, perché la stavamo seguendo da un po' e sapevamo ciò che avremmo affrontato. Io l'avevo vista in campionato, dove è partita benissimo, nel quale sta lottando alla pari con la Juve, cosa per niente facile né scontata. Sapevamo che quella di Conte è una squadra molto ordinata, che gioca a memoria, che ha già ben chiari i propri automatismi e che ci avrebbe creato delle difficoltà. E così è stato".

Messi ha infine concluso parlando dei suoi sogni più importanti, ovvero continuare a vincere titoli: "Il mio più grande sogno è quello di continuare a vincere trofei con le mie squadre, m'interessano più dei premi individuali. E poi sogno di vincere di nuovo la Champions. Questa è la grande sfida: mettere un'altra Champions in bacheca anche perché è una cosa che poi porta con se i riconoscimenti individuali. Ma ripeto, vincere The Best, il Pallone d'Oro o il Puskas non fa parte dei miei obiettivi: se succede, meglio, ma se non arrivano non è un problema".

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