Mezza vittoria su Equitalia E Maradona assicura: "Spiegherò a Napolitano"

I legali del fuoriclasse argentino ottengono la cancellazione di quattro cartelle esattoriali, ma solo per 5 milioni di euro sui 40 reclamati dal Fisco italiano

Mezza vittoria su Equitalia E Maradona assicura: "Spiegherò a Napolitano"

El Pibe, de oro, ne ha buttato via a vagonate. Ma al rapace Fisco italiano Diego Maradona non vuole darla vinta. Si ritiene perseguitat, paladino di tutti gli oppressi di Equitalia, e vuole giocarsi la partita più acre della sua carriera, per la quale non esiterà a usare i colpi più spettacolari. Compresa la richiesta di un incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e con il ministro della Giustizia, per spiegare le sue ragioni.
Maradona ieri ha ottenuto una mezza vittoria, come l'hanno definita i suoi legali. Uno «sconto» di 5 milioni di euro su 40, causa difetti di notifica. La Commissione tributaria provinciale di Napoli ha, infatti, cancellato quattro delle cartelle esattoriali contestate e confermato le ragioni dell'Agenzia delle Entrate relative agli avvisi di accertamenti emessi per gli anni dal 1985 al 1990.
A tre settimane dall'udienza, svoltasi il 17 maggio, i legali dell'ex Pibe de oro hanno reso nota la decisione e annunciano ricorso alla Commissione tributaria d'appello (se necessario anche in Cassazione) per ottenere la cancellazione del debito residuo con il fisco italiano. La somma, all'accertamento del debito, era di 13 miliardi delle vecchie lire, divenuti poi 40 milioni di euro per interessi di mora.
Il fuoriclasse argentino, attraverso i suoi avvocati Angelo Pisani e Angelo Scala, aveva proposto a Equitalia una mediazione: 3,5 milioni vincolati alla creazione di uno sportello di ascolto delle «vittime e i familiari delle vittime del fisco». Proposta respinta dai legali di Equitalia e Agenzie delle Entrate. Si è andati, quindi, alla discussione davanti alla Commissione tributaria provinciale, durante la quale i legali hanno ribadito la loro tesi: le cartelle sono illegittime, addiritturainesistenti, per difetto di notifica. Spiega Pisani: «Maradona vince proprio sulla illegittimità delle notifiche di alcune cartelle che Equitalia voleva ancora ingiustamente addebitargli, il che dimostra come Maradona non avesse mai avuto conoscenza di tali addebiti; altre due cartelle degli anni '90 non sono state cancellate perchè poi notificate tramite avvisi di mora, sui quali la Cassazione aveva escluso la possibilità di difesa».
Dalla sentenza emerge che i giudici partenopei hanno accolto la tesi difensiva sostenuta dalla Direzione Regionale della Campania e dalla Direzione Provinciale I di Napoli e accolto il ricorso di parte limitatamente a quattro cartelle, relative ad atti impositivi emessi dalla Direzione Provinciale Roma 1, aventi ad oggetto tasse ed imposta di registro definiti dallo stesso organo giudicante di «importi modestissimi», per i quali il ricorso è stato accolto per vizi di notifica.
A fine giugno, assicura il legale, Maradona «che è un uomo libero e verso il quale non esiste alcun efficace titolo esecutivo sarà finalmente in Italia per chiedere un colloquio con il presidente della Repubblica e il ministro di Giustizia per spiegare agli italiani il suo calvario con Equitalia.

Si continuano a negare giustizia e chiarezza senza che nessuno, compresa addirittura la Commissione tributaria di Napoli abbia avuto mai modo di vedere ed esaminare la documentazione, in realtà inesistente e fantasma, relativa ai presunti accertamenti fiscali su cui si fonda la pretesa di Equitalia».

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