Mihajlovic in lacrime: "Ho la leucemia ma vincerò questa battaglia"
13 Luglio 2019 - 16:54Sinisa Mihajlovic ha svelato di avere la leucemia: "Questa sfida la vincerò, la vincerò per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene che sono parecchi"
Sinisa Mihajlovic, con grande coraggio, ha deciso di presentarsi davanti ai giornalisti presenti in conferenza stampa per ascoltare dalla sua voce i motivi di salute che l'hanno spinto a lasciare, momentaneamente, la panchina del Bologna. Il serbo, molto emozionato, è andato dritto al punto: "Ho chiesto io questa conferenza stampa e avevo chiesto anche la riservatezza, molti di voi sono stati di parola, altri meno per vendere più copie di giornale. Volevo essere io a darvi per primo questa notizia e oggi sono qui per questo. Ho fatto alcuni esami e sono uscite fuori delle anomalie che non c'erano quattro mesi fa: ho la leucemia".
L'ex tecnico di Milan e Torino ha poi continuato: "Non sono partito per il ritiro perché avevo la febbre e dovevo farlo credere a mia moglie. Ho fatto ulteriori esami alle 3 e alle 9 ho scoperto i risultati. Ho preso una bella botta e sono stato due giorni chiuso in camera a riflettere e piangere. Affronto la malattia a testa alta, la malattia è aggressiva ma la vincerò. Giocherò per vincere, non per perdere: dobbiamo fare gol e non prenderli. Questa sfida la vincerò, la vincerò per me, per mia moglie, per la mia famiglia e per tutti quelli che mi vogliono bene che sono parecchi. Io stavo bene e ho ricevuto 500-600 messaggi e chiamate: voglio chiedere scusa a tutti quelli a cui non ho risposto, volevo stare con me stesso".
Mihajlovic, che durante la conferenza non ha trattenuto le lacrime, ha poi lanciato un messaggio importante per la prevenzione: "Ora affronto con serenità e coraggio questa sfida. Voglio ringraziare tutto il Bologna, dal presidente al magazziniere: ho detto ai giocatori che questa sfida la vinco, ma ho bisogno di aiuto. Ho pianto molto per i messaggi, ma non devo fare pena a nessuno: io non faccio pena a nessuno. Mi sono emozionato. Il 28 febbraio ho fatto gli esami ed erano tutti normali, fino a maggio mi sono allenato. Non avevo nessun sintomo. Se non avessimo fatto ulteriori esami sarebbe andato avanti tutto come prima. La prevenzione è importante. Non dobbiamo pensare di essere invincibili.
È stata una botta tremenda e ora la speranza è quella di averla scoperta in tempo".