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Cori razzisti, Berlusconi: "Ripeteremo la protesta sempre"

Il pm aprirà un'inchiesta per violazione della legge Mancino che punisce l'istigazione all'odio razziale. Un tifoso della Pro Patria è stato denunciato. Seedorf: Boateng sbaglia

Cori razzisti, Berlusconi: "Ripeteremo la protesta sempre"

Dopo le polemiche e lo sdegno per i cori razzisti di Busto Arsizio, che ieri hanno causato la sospensione dell’amichevole Pro Patria-Milan, ora si muove anche la magistratura. Il pm Mirko Monti aprirà un procedimento. L’ipotesi di reato sarà quella di violazione della legge Mancino che punisce l’istigazione all’odio razziale. Il giocatore rossonero che più si è arrabbiato per i cori, Kevin Prince Boateng, oggi torna a scrivere su Twitter: "Grazie a tutti per il supporto e la comprensione. Per me significano molto". Oltre a lui erano stati presi di mira Niang, Muntari ed Emanuelson. Intanto c'è già un tifoso denunciato: è un ventenne di Busto Arsizio. Il ragazzo, tifoso abituale della Pro Patria, ha indirizzato nei confronti dei giocatori di colore, insieme ad altri tifosi in corso di individuazione, espressioni offensive di tipo discriminatorio. L’identificazione - spiega la polizia - è avvenuta grazie al riconoscimento effettuato dalla Polizia Scientifica.

Seedorf controcorrente: Boateng sbaglia

Secondo Clarence Seedorf, ex stella del Milan ora in forza nel club brasiliano del Botafogo, Boateng sbaglia: "Stiamo dando importanza ad un piccolo gruppo che con il suo comportamento ha provocato tutto questo. Avrebbero dovuto identificare queste persone e sbatterle fuori dallo stadio. Poi il 90% del pubblico avrebbe potuto godersi lo spettacolo fino alla fine della partita. Se Boateng fosse stato in grado di identificare" come responsabile "l’intera curva, allora bisognava sbattere fuori tutta la curva. La questione dovrebbe essere gestita in questo modo. Lasciare il campo? Si dà un segnale, certo. Ma questo è già successo più di una volta e non credo che cambi davvero le cose".

Comune e Pro Patria parte civile

Il Comune di Busto Arsizio e la società calcistica della Pro Patria si costituiranno parte civile nel caso di un processo nei confronti dei tifosi autori dei cori razzisti. Lo ha spiegato il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli. Il presidente della Pro Patria, Piero Vavassori, aprirà gratuitamente le porte dello stadio Speroni di Busto Arsizio ai tifosi di colore per ospitarli nella tribuna d’onore: "L’idea - ha detto il presidente a margine del tavolo convocato in Comune - è quella che dalla prossima partita le porte della tribuna d’onore siano aperte gratuitamente per tutte le persone di colore nella speranza che i posti non bastino e si debba allargarsi a quelli delle tribune laterali".

Berlusconi: complimenti a Boateng

Sulla vicenda dei cori razzisti interviene anche Silvio Berlusconi: "Ho chiamato poco fa Kevin Prince Boateng e mi sono congratulato con lui per la sua reazione contro il deprecabile episodio di razzismo. Ho molto apprezzato il comportamento del mio Milan in questo caso e le dichiarazioni rese dai calciatori, dall’allenatore Allegri e da mia figlia Barbara". Il presidente del Milan ha poi aggiunto:"Questi episodi incivili, questi fischi e questi cori denigratori si ripetono ormai con eccessiva frequenza e offendono il calcio e lo sport intero. Anche perchè di tali gesti odiosi soffrono, oltre agli atleti, le società e la stragrande maggioranza dei tifosi".

Poi una promessa: "Assicuro che in tutte le partite, anche internazionali, ove si verificassero episodi di questo genere, il Milan lascerà il campo".

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