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Milan, la crisi nei numeri: sette sconfitte e solo undici gol segnati

Il Milan ha ottenuto solo tredici punti nelle prime dodici di campionato. L'attacco segna poco e la difesa ha incassato 16 reti. Il gioco fa ben sperare ma servono punti per risalire la china

Milan, la crisi nei numeri: sette sconfitte e solo undici gol segnati

Il Milan di Stefano Pioli ha giocato una buona partita sul campo della Juventus di Maurizio Sarri ed è uscita sconfitta dal campo grazie ad una prodezza di Paulo Dybala che ha saltato secco Alessio Romagnoli e con un destro ad incrociare non ha lasciato scampo a Gianluigi Donnarumma. Il Milan ha avuto diverse chance per colpire con Paquetà, Calhanoglu, Theo Hernandez e Piatek ma senza risultati e con uno Szczesny super a dire di no al brasiliano, al turco e allo spagnolo in più di una circostanza.

Per ora la cura Pioli sembra non aver sortito gli effetti a livello di risultati, mentre a livello di gioco si inizia ad intravedere qualcosa con l'ex tecnico di Lazio, Fiorentina ed Inter che sta dando fiducia ai giovani acquisti arrivati in estate: da Ismael Bennacer, a Rade Krunic, passando per Theo Hernandez e Leo Duarte, la rivoluzione di Pioli è partita e ora si attendono solo i risultati. Con il tecnico emiliano i rossoneri hanno ottenuto una vittoria risicata contro la Spal, un pareggio contro il Lecce al suo esordio e tre sconfitte contro Juventus, Lazio e Roma.

Pioli al termine del match ha commentato amaramente una buona prestazione che però non ha portato punti: "Dobbiamo migliorare la nostra situazione, non dobbiamo mollare e lavorare tanto. I miglioramenti ci sono, non siamo stati inferiori alla Juve ma facciamo troppi errori. Ci è mancata lo stoccata vincente. Meritavamo più punti. I punti che abbiamo fatto sono meno di quelli che ci aspettavamo e meno di quelli che meritavamo. Giochiamo alla pari con gli avversari".

I numeri del Milan raccontano bene il momento difficile del club di via Aldo Rossi che nelle prime dodici giornate ha già collezionato sette sconfitte come Genoa e Sampdoria: solo Brescia e Spal hanno fatto peggio con otto. I rossoneri hanno messo insieme 13 punti frutto di quattro partite vinte e di una pareggiata ma la voce che più preoccupa sono le reti segnate: solo 11 a fronte di 16 gol subiti.

L'attacco del Milan stenta con Piatek autore di soli tre gol, Rafael Leao è un buon prospetto e crescerà ma non può essere il bomber implacabile che serve ai rossoneri in questo momento, mentre Ante Rebic, arrivato per sostituire André Silva finora è stato un oggetto misterioso e comunque in carriera non è mai stato un grande goleador. L'addio di Patrick Cutrone sta pesando come un macigno e forse anche il mancato ingaggio di un attaccante di esperienza e di peso in grado di risolvere le partite. In quest'ottica il sogno Zlatan Ibrahimovic resta vivo dato che nonostante i 38 anni potrebbe fare ancora la differenza in Serie A e potrebbe riportare in alto il Milan.

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