Milan, la crisi nei numeri: sette sconfitte e solo undici gol segnati
11 Novembre 2019 - 12:14Il Milan ha ottenuto solo tredici punti nelle prime dodici di campionato. L'attacco segna poco e la difesa ha incassato 16 reti. Il gioco fa ben sperare ma servono punti per risalire la china
Il Milan di Stefano Pioli ha giocato una buona partita sul campo della Juventus di Maurizio Sarri ed è uscita sconfitta dal campo grazie ad una prodezza di Paulo Dybala che ha saltato secco Alessio Romagnoli e con un destro ad incrociare non ha lasciato scampo a Gianluigi Donnarumma. Il Milan ha avuto diverse chance per colpire con Paquetà, Calhanoglu, Theo Hernandez e Piatek ma senza risultati e con uno Szczesny super a dire di no al brasiliano, al turco e allo spagnolo in più di una circostanza.
Per ora la cura Pioli sembra non aver sortito gli effetti a livello di risultati, mentre a livello di gioco si inizia ad intravedere qualcosa con l'ex tecnico di Lazio, Fiorentina ed Inter che sta dando fiducia ai giovani acquisti arrivati in estate: da Ismael Bennacer, a Rade Krunic, passando per Theo Hernandez e Leo Duarte, la rivoluzione di Pioli è partita e ora si attendono solo i risultati. Con il tecnico emiliano i rossoneri hanno ottenuto una vittoria risicata contro la Spal, un pareggio contro il Lecce al suo esordio e tre sconfitte contro Juventus, Lazio e Roma.
Pioli al termine del match ha commentato amaramente una buona prestazione che però non ha portato punti: "Dobbiamo migliorare la nostra situazione, non dobbiamo mollare e lavorare tanto. I miglioramenti ci sono, non siamo stati inferiori alla Juve ma facciamo troppi errori. Ci è mancata lo stoccata vincente. Meritavamo più punti. I punti che abbiamo fatto sono meno di quelli che ci aspettavamo e meno di quelli che meritavamo. Giochiamo alla pari con gli avversari".
I numeri del Milan raccontano bene il momento difficile del club di via Aldo Rossi che nelle prime dodici giornate ha già collezionato sette sconfitte come Genoa e Sampdoria: solo Brescia e Spal hanno fatto peggio con otto. I rossoneri hanno messo insieme 13 punti frutto di quattro partite vinte e di una pareggiata ma la voce che più preoccupa sono le reti segnate: solo 11 a fronte di 16 gol subiti.
L'attacco del Milan stenta con Piatek autore di soli tre gol, Rafael Leao è un buon prospetto e crescerà ma non può essere il bomber implacabile che serve ai rossoneri in questo momento, mentre Ante Rebic, arrivato per sostituire André Silva finora è stato un oggetto misterioso e comunque in carriera non è mai stato un grande goleador. L'addio di Patrick Cutrone sta pesando come un macigno e forse anche il mancato ingaggio di un attaccante di esperienza e di peso in grado di risolvere le partite. In quest'ottica il sogno Zlatan Ibrahimovic resta vivo dato che nonostante i 38 anni potrebbe fare ancora la differenza in Serie A e potrebbe riportare in alto il Milan.
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