Europa riconquistata. Parafrasando il titolo del famoso libro di Torquato Tasso, incomincia una nuova, vecchia, avventura per il Milan. Che oggi si riaffaccia nell'Europa dei piccoli, quella Europa League che potrebbe però tramutarsi anche in trampolino di lancio per un ritorno in pompa magna in Champions. E al di là dell'aspetto squisitamente sportivo della gara di oggi sul campo dei modesti lussemburghesi del Dudelange (ore 21), è l'idea che la nuova proprietà abbia subito riconquistato quello che i rossoneri avevano acciuffato sul campo che fa ben sperare.
Ora, però, sarà il campo a decretare il suo verdetto. La sfida appare a senso unico («Siamo una squadra strana, ci sono giocatori che fanno un altro lavoro e arrivano tardi all'allenamento», ha ricordato il portiere lussemburghese Landry Bonnefoi), ma sarà utile a Gattuso per vedere all'opera le seconde linee: rimasti a casa Musacchio, Rodriguez, Bonaventura, Cutrone e Suso, c'è curiosità per vedere come si comporteranno Reina, Caldara, Bakayoko e Castillejo: «Ma si parte da 0-0, non bisogna sottovalutare la sfida - le parole di Gattuso - anche se sulla carta abbiamo qualcosa più di loro. L'obiettivo? Allungare la rosa, visto che l'anno scorso parecchi giocatori non hanno potuto recuperare e hanno pagato a livello fisico. Penso che si vedrà spesso il turnover quest'anno». In avanti ancora una volta Higuain, costretto agli straordinari: «È un campione, vive per i gol - ricorda Gattuso - fortunatamente si è sbloccato e ora avrà altri 90 minuti a disposizione». Gli fa eco Ignazio Abate: «Il Pipita? Sotto certi aspetti è simile a Ibrahimovic - ricorda - sono campioni con grande mentalità, ad entrambi piace stare nel gruppo e scherzare. Personaggi carismatici». L'obiettivo sarà fare bene in Europa League: «Sappiamo la fatica che abbiamo fatto per raggiungerla l'anno scorso, cercheremo di tenercela stretta», ha concluso.
L'anno scorso in Europa League il debutto fu roboante: 1-5 in casa dell'Austria Vienna con tripletta di André Silva e reti di Calhanoglu e Suso. Tutti giocatori che stasera non ci saranno, visto che è pronta la rivoluzione Gattuso: degli 11 di Cagliari confermati solo Romagnoli e Higuain (quest'ultimo per necessità, visto il ko di Cutrone). Spazio per la prima volta a Reina (alla presenza numero 166 in competizioni Uefa).
Alle 18.55 in campo anche la Lazio, che all'Olimpico ospita i ciprioti dell'Apollon: «L'anno scorso è stato fatto un ottimo cammino in Europa.
Ora dovremo iniziare nel migliore dei modi - ha ribadito Simone Inzaghi alla vigilia - turnover come la passata stagione? Ci aspetta un lungo ciclo di partite». Anche se la mente torna alla sfida della passata stagione contro il Salisburgo che sancì l'eliminazione della Lazio: «La vorrei rigiocare quella partita», il rimorso di Inzaghi.
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