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Milan, già pronto il nuovo ribaltone. Il fondo Elliott ha scelto Gazidis

Boban e Maldini saranno sostituiti, in estate la battaglia legale

Milan, già pronto il nuovo ribaltone. Il fondo Elliott ha scelto Gazidis

Il silenzio rumoroso di Elliott è una conferma, indiretta, che tra Gazidis e la coppia Boban-Maldini, la proprietà del Milan ha già scelto. E ha scelto l'ad strappato all'Arsenal con un contratto molto ricco (4,5 milioni netti l'anno, degno di un top player) preparandosi così all'ennesimo ribaltone che spingerà il club rossonero a ripartire da zero la prossima estate con un nuovo staff tecnico come è già successo troppe volte dopo la cessione della Fininvest al misterioso cinese che concluse l'affare soltanto grazie al prestito di Elliott per quasi la metà della cifra richiesta (740 milioni).

Al netto del cambio degli allenatori, si sono già dati il cambio negli uffici di casa Milan la coppia Fassone-Mirabelli, seguiti da Leonardo-Maldini nell'attesa di Gazidis il quale poi ha lasciato partire Leonardo rimpiazzandolo con Boban. Adesso i due responsabili dell'area tecnica hanno chiesto all'azionista di dirimere i contrasti, diventati pubblici, con il capo azienda che nella sua precedente attività non si è mai occupato di questioni calcistiche limitandosi agli aspetti economici e finanziari. Da Londra, residenza della famiglia Singer, sono arrivate reazioni misurate all'intemerata di Boban, nessuna pubblica, tutte contraddistinte da alcune considerazioni. Una su tutte: l'intervista del dirigente croato è stato un atto di forza nei confronti dell'ad, intollerabile in qualunque altra azienda.

Questa chiave di lettura comporta un solo epilogo: e cioè che, a campionato concluso, Boban e Maldini, saranno sostituiti e che per definire le vertenze economiche dei rispettivi contratti, si farà ricorso a una battaglia legale. Proprio come è accaduto in precedenza tra Elliott e Fassone all'atto del cambio della guardia.

All'azionista, Gazidis ha spiegato d'aver avocato a sé la gestione tecnica del club dopo il fallimento dell'operazione Giampaolo. Boban e Maldini, riconoscendo l'errore, ripetono che quella non è stata la prima scelta, presa per rispettare i parametri economici. Non solo ma che il mercato di gennaio ha smentito in modo clamoroso la linea industriale data nell'estate precedente quando per le quotazioni giudicate elevate non sono stati acquistati Veretout e Olmo, trattati per molte settimane.

Chi ci rimetterà con Milanello ridotto a un campo di battaglia tra le due divisioni della società, sarà il Milan proprio ora che aveva imboccato, con Ibra, la strada maestra.

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