Zlatan Ibrahimovic sta scaldando i cuori dei tifosi del Milan e domani, alle ore 15, contro la Sampdoria di Claudio Ranieri ci saranno 60.000 persone ad ammirare le sue prestazioni. Lo svedese, infatti, non solo sarà convocato, ma dovrebbe scendere anche in campo dal primo minuto visto che è fisicamente al top. Il 38enne di Malmo nella conferenza stampa di venerdì era stato chiaro in merito alla sua condizione fisica: "Sto bene, non ho toccato il pallone in questi mesi ma sono in una buona condizione fisica, pronto per giocare".
Stefano Pioli avrà a disposizione quel fuoriclasse assoluto per provare a rialzare un Milan ferito, troppo distante dalla vetta della classifica e dalla zona Champions League. L'ex tecnico di Inter e Fiorentina si è raccontato alla Gazzetta dello Sport e ha incensato Ibrahimovic: "Zlatan è un giocatore insaziabile, ha carisma e non ha mai smesso di migliorarsi e di aggiornarsi. Porterà entusiasmo, esperienza e tanta voglia di fare".
Pioli ha poi ringraziato lo sforzo economico fatto da Elliott e soprattutto il lavoro diplomatico della dirigenza con Zvonimir Boban e Paolo Maldini grandi artefici del suo ritorno: "La proprietà e i dirigenti mi hanno fatto un grande regalo, adesso dobbiamo essere bravi a sfruttarlo nel modo giusto, non usarlo come uno scudo. Noi dobbiamo imparare ad essere il Milan, acquisendo quella convinzione e determinazione che troppe volte è mancata".
Il tecnico emiliano è subentrato in corsa a Marco Giampaolo, esonerato dopo aver disatteso le aspettative di inizio stagione, ed ha spiegato che squadra ha ereditato: "La squadra al mio arrivo l'ho trovata confusa, con situazioni non troppo chiare. Ma ora voglio portare il Milan più in alto possibile. Questa non sarà una squadra di fenomeni ma è una buonissa squadra squadra".
Pioli ha trovato anche il tempo per parlare di Piatek, scatenato nella passata stagione, in piena crisi quest'anno con soli quattro gol segnati, di cui tre su calcio di rigore: "Credo stia bene, secondo me sta facendo buone prestazioni. Ma è chiaro che tutti dall'attaccante si aspettano sempre i gol e se non segni viene criticato".
L'allenatore del Milan ha giocato a calcio nel ruolo di difensore e a proposito di attaccanti ha tessuto le lodi di un altro grande fuoriclasse che anni fa ha vestito con onore la
maglia del Milan, Marco van Basten: "Io ho avuto la fortuna di marcare van Basten quando giocavo a Firenze, per me è stato l'attaccante più forte e completo che io abbia mai marcato".
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