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Milan re degli uno a zero. Se la difesa è blindata ora serve Ibrahimovic

Pioli "copia" Allegri e incassa un'altra vittoria di misura ma le punte devono fare più gol

Milan re degli uno a zero. Se la difesa è blindata ora serve Ibrahimovic

Il nuovo specialista del corto muso abita a Milanello. Non è un grande intenditore di ippica Stefano Pioli ma fino a sabato sera ha collezionato per cinque volte l'1 a 0, risultato caro a Max Allegri che ha il copyright della definizione. E l'ha fatto in sequenza 2 volte contro la Samp, poi col Toro all'andata, e di recente col Napoli e con l'Empoli tralasciando l'1 a 0 di Madrid contro l'Atletico in Champions che accese una luce nel girone europeo.

Questi numeri possono valere molto o poco a seconda dello sviluppo che avranno nelle prossime settimane, o almeno fino alla sosta per spareggio mondiale. Nel caso specifico vuol dire innanzitutto la performance della fase difensiva dove, a dispetto delle assenze eccellenti (Kjaer da dicembre, Romagnoli pur recuperato dall'infortunio più Theo Hernandez per squalifica), risulta decisiva la prodezza di Mike Maignan che è indiscutibilmente, a braccetto con Kalulu, la rivelazione della stagione per continuità di rendimento e valorizzazione del cartellino (entrambi sono segnalazioni dell'ufficio di Moncada). A proposito del portiere («uno che fa cento domande al giorno» fa sapere Pioli colpito dalla curiosità di Mike) gira da qualche ora sui social una foto che ne documenta la presenza a metà campo prima dell'esecuzione della punizione da cui è partito il sinistro di Kalulu. In quella postazione laterale suggeriva alla barriera rossonera la migliore posizione.

Se questo è un dato positivo, i cinque 1-0 segnalano anche qualche affanno nella fase offensiva che non può essere trascurato. Contro l'Empoli ha coinciso con la prova opaca di Leao e Messias i quali dovrebbero essere le due frecce nell'arco dell'attacco specie se abbinate alla presenza in area di rigore di Giroud. Può darsi che il giovane portoghese, che pure a Napoli era parso con la luna dritta, abbia attraversato una serata di scarsa vena: non è la prima volta e non sarà l'ultima. Di sicuro a questo punto, dopo un periodo prolungato di presenze dalla panchina, è il caso di puntare su Rebic che è indecifrabile negli umori e anche nella resa, cambiati di partita in partita. I suoi precedenti ingressi, ridotti a pochi minuti, hanno avuto esiti opposti: o ridotti a contributo zero, oppure pieni di vigorosi interventi. Tra una settimana, a Cagliari, forse può suonare l'ora del ritorno a pieno titolo di Ibrahimovic.

Se la sua piena efficienza fisica dovesse risultare abbinata anche alla ritrovata del gol solo allora il futuro del Milan potrebbe riservare altre graditissime sorprese.

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