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Milan a testa alta ma niente impresa

Contro l'Arsenal rossoneri in vantaggio, un rigore inesistente spezza la rimonta. Papera di Donnarumma

Milan a testa alta ma niente impresa

Serviva un'impresa. Una di quelle che entrano negli annali di un club. Missione quasi impossibile: ribaltare uno 0 a 2 casalingo in casa una delle squadre più prestigiose del calcio europeo. Ci ha provato il Milan, eccome se lo ha fatto. Ha messo alle corde l'Arsenal per buona parte della gara, dominando a tratti e facendo venire i brividi a Wenger. Lo aveva detto Gattuso alla vigilia, lo ha fatto il suo Milan con una prestazione tutta cuore e grinta. Ma un rigore inventato da arbitro e assistente di porta ha piegato le gambe ai rossoneri, definitivamente spezzate da un paperone di Donnarumma che ha regalato la vittoria agli inglesi. Peccato, forse più per la gara di andata che per questa. Ma il Milan ha dimostrato di esserci e di potersela giocare a testa alta e con ambizione in questo finale di campionato.

C'è poco da difendere e non c'è spazio per i calcoli dopo la scoppola di san Siro. Così Gattuso sceglie un 4-4-2 molto offensivo con Borini terzino, Suso e Calhanoglu esterni alti a supportare il tandem d'attacco formato da Cutrone e Andre Silva. Dopo soli 45'' è proprio il portoghese ad avere il pallone buono ma l'attaccante spreca calciando a lato.

Cerca di fare gioco il Milan, che ha lasciato a San Siro il timore reverenziale verso l'Arsenal che ha condizionato e non poco la partita di andata. Aggressivi sui palleggiatori inglesi e pronti a ripartire in velocità. Quanti rimpianti vedendo questo Milan e paragonandolo a quello della settimana scorsa. Rimpianti che si trasformano in speranza quando al 35' Calhanoglu si inventa un destro da fuori, collo esterno a uscire che si infila nell'angolo dove Ospina non arriva. Milan in vantaggio, basterebbe ora solo un gol per riaprire il discorso qualificazione. Ma passano solo una manciata di minuti e a rovinare tutto ci pensa il duo arbitro-assistente di porta, Eriksson-Johannesson: Welbeck scappa a Rodriguez che lo aspetta, l'inglese appena sfiorato si lancia a terra anche piuttosto platealmente ma per l'uomo piazzato sulla riga di fondo, Johannesson, è rigore mentre il direttore di gara lo invitava a rialzarsi. L'arbitro si piega al suo assistente, e non potrebbe fare diversamente, Welbeck spiazza Donnarumma tra le proteste durissime di campo e panchina tinte di rossonero.

Un rigore ai limiti dell'assurdo che fa traballare un po' il Milan. Wilshere e Özil fanno paura e ci vuole il miglior Donnarumma per blindare la porta ma il Milan c'è. E in avvio di ripresa prova e riprova a trovare il gol che riaprirebbe il discorso e metterebbe tanta pressione a un Arsenal lontano parente di quello spavaldo e brillante visto a Milano. Occasioni in serie per Cutrone, Suso e Kalinic appena entrato ma al 26' la partita finisce: Xhaka calcia da lontano, Donnarumma tocca malamente e si butta la palla in porta da solo. Finisce qui, ininfluente il 3 a 1 finale di Welbeck. Peccato. Era difficile ma l'impresa si poteva fare. Comunque per il Milan c'è la consapevolezza di una forza ritrovata e di un'Europa che si può raggiungere tramite il campionato.

Se quella che conta, si vedrà.

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