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Milano spietata: la Coppa Italia è sua

Travolta Pesaro dell'ex Repesa. Ora obiettivo playoff in Eurolega

Milano spietata: la Coppa Italia è sua

Zucchero e miele nello spumante di coppa Italia che l'Armani vince (87-59) strappando le ali di una Pesaro strangolata nella culla della partita. Settimo sigillo in questa coppa nazionale per una società che le ultime due le aveva conquistate nel 2016 e 2017 quando sulla sua panchina c'era Jasmin Repesa, il capitano Acab che ieri non poteva niente contro la balena nera di Giorgio Armani, che ha dovuto inchinarsi ad Ettore Messina, il generale più vincente nel basket italiano che ha trovato un altro successo dopo la supercoppa.

Tutto troppo facile per la grande favorita che non avrà niente più dei complimenti. La schiavitù dei numeri uno. Questa volta sono stati spietati, come del resto in un campionato dove hanno perso 2 sole partite, rispettando davvero Pesaro che si è meritata tutti gli onori arrivando alla finale dopo aver spinto fuori dal Forum di Assago chi era venuto con grandi ambizioni: prima Sassari e poi Brindisi.

Ma sarebbe ingiusto non dedicare a Milano quello che merita: ha saputo essere squadra, la sua difesa è diventata tossica per Reggio Emilia e per Venezia, letale contro Pesaro. Di meglio non poteva fare. Gigi Datome si è preso il premio come miglior giocatore, Rodriguez (nella foto) ha visto riconosciuta la sua arte di passatore, la squadra, anche senza Roll, Micov, Brown e Tarczevski, ha tenuto lontano tutti. Una pausa premio aspettando di tornare nella sua arena giovedì contro il Maccabi per guardare lontano anche in Eurolega. Vincere aiuta a vincere e Messina vorrebbe abituare proprietà e tifosi a tutto questo, non fidandosi mai del troppo facile. Una grande qualità per chi deve guidare squadre ricche ed ambiziose, sentendo ancora bruciare la pelle per quello che è arrivato prima di queste finali: 100 punti subiti da Trieste, sconfitta col Villeurbanne. Gloria a lui, onore a Pesaro, considerando la Virtus Bologna la grande delusione, Venezia e Brindisi le meno fortunate per come sono arrivate ad Assago, Sassari la più avvelenata dalla super prestazione di Pesaro, appena battuta in campionato.

Ora speriamo che chi governa sia saggio e tolga la retrocessione a cui sembra candidata Varese, battuta nel recupero di ieri dalla Fortitudo Bologna a Masnago.

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