Milano strapazza Cantù. Kleiza si sveglia nel derby

Il lituano risponde alle critiche e con Ragland firma la vittoria. L'Armani si riscatta dopo due sconfitte di fila in campionato

Milano strapazza Cantù. Kleiza si sveglia nel derby

Milano - Linas Kleiza, l'uomo di Kaunas, sente gracchiare qualche corvo, si toglie il mantello da ricco fantasma con 4 su 5 da 3 e diventa con 16 punti, 1 in meno di Ragland, l'espada per mandare dietro la lavagna Cantù nel terzo quarto (27-9) dove la potenza di fuoco dell'Emporio Armani, accompagnata da una bella difesa inciucchisce l'avversaria che aveva retto per 20' (37-36). Per Luca Banchi la risposta che voleva sentendo i mugugni per le sconfitte di Avellino e Reggio Emilia, oltre che la stangata col Panathinaikos. Per arrivare al cuore della nuova Cantù serve il miglior Alessandro Gentile (14) in partenza, poi vedendo Samuels, più di James, soffrire Williams a rimbalzo ecco entrare in azione i picadores che hanno fatto andare fuori di testa i torelli di Sacripanti. Un colpo al volto, uno al fegato, poi la stoccata con il ritorno sopra la decenza anche del giamaicano Samuels, 10 rimbalzi. Milano resta in agguato dietro le prime Reggio e Venezia, oggi andrà in campo Sassari contro Pesaro, si tiene il miele per la sfida di giovedì a Desio in coppa contro il Fenerbahce, chiude fra gli osanna del suo popolo mentre Cantù, che aspetta il tesseramento di Shermadini, dovrà rivedere molte cose per sfide come quella che ha straperso (83-64) al Forum nel momento in cui la fatica le ha fatto perdere ogni duello.

Felici per il basket che, nella serata milanese di Italia-Croazia, fa un pienone al Forum, ma è un peccato che la solita battaglia fra Emporio Armani e Cantù resti come tesoretto per i presenti, considerando che la battaglia televisiva col calcio era comunque improponibile e quindi illogica come troppe volte.

Una Cantù con più armonia offensiva anche se con i soliti individualismi deleteri e rabbia difensiva rispetto all'inizio stagione nelle nuvole, parziale. Questo Emporio, però, quando riesce ad usare il grimaldello Alessandro Gentile ti sfinisce, se poi Moss mette la museruola a Feldeine sono guai. Milano tenta i colpi al bersaglio grosso, scappa 18-13 con un parziale di 7-0 e 9 punti di Gentile, ma Cantù reagisce con Williams dominatore a rimbalzo. La voglia matta di Marshon Brooks, 2 triple, aiutato da Cerella fa barcollare la Vitasnella dopo 3'20" (28-17). Ma non sarebbe una squadra di Sacripanti se si arrendesse subito, parziale di 9-0 per Cantù che va al riposo sotto soltanto di 1.

La sentenza, però, arriva quando dalla casa rossa di Banchi escono a spada sguainata i meno felici: Kleiza colpisce duro, Ragland ricama, Brooks completa la terribile batucada del terzo quarto: 27-9 di parziale per un 64-45 che dopo 30' sembra davvero verdetto perché Cantù perde le sue certezze, con Stefano

Gentile annichilito e scavigliato e il gruppo America svanito nella fatica. Nell'ultimo tempo ancora il trio Kleiza-Ragland Brokks (14) con Samuels più attivo non permette a Cantù di respirare e di salvarsi dalla grandine.

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