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Mirabelli punge Maldini e Boban: ''Campioni non sono sempre grandi dirigenti''

L'ex dirigente interviene sulla crisi rossonera: ''Se si continua così saranno anni bui, guai ad essere prigionieri della propria storia''

Mirabelli punge Maldini e Boban: ''Campioni non sono sempre grandi dirigenti''

''Non per forza chi è stato un grande campione deve fare il dirigente. Se il Milan continua così, saranno dieci anni bui'', è l'analisi impietosa di Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo del Milan.

L'ex ds rossonero ha analizzato la crisi del club di via Aldo Rossi ai microfoni di Radio Punto Nuovo: ''Nessuno si aspettava una cosa del genere, il Milan ha già una proprietà importante, ha investito tantissimo, molto più di ciò che hanno investito i cinesi, avendo più sessioni di mercato a disposizione, ci si aspettava qualcosa di più importante. Sono stati fatti cambiamenti importanti, allenatore, staff dirigenziale che è uno tra i più costosi in Italia, ci aspettavamo qualcosa di diverso''. Difende Marco Giampaolo, messo sul banco degli imputati e a questo punto sempre più in bilico: ''Tutti ce l’hanno con lui, io lo ritengo un ottimo allenatore. Chi conosce Giampaolo, sa che gli deve costruire una squadra ad hoc, non è una squadra che può esprimersi come vuole lui''.

Tackle duro invece contro Paolo Maldini e Zvonimir Boban, ex stelle in campo e oggi in società: ''Il problema serio del Milan, io l’ho vissuto, oggi come oggi deve non vivere della sua storia. La storia va ricordata, ma non si può essere prigionieri di questa storia. Se notiamo c’è una Juve che primeggia da tanti anni e non mi pare che a dirigerla ci siano bandiere. Lo stesso Conte, che è stato una bandiera della Juve, è dovuto andare a farsi il mazzo in tutte le squadre, fare gavetta, imparare il mestiere per poi allenare in maniera eccellente la Juve. Oggi è imprigionato il mondo nel parlare di bandiere, chi è stato un gran campione in campo, non vuol dire debba fare il dirigente''.

Dà infine un suggerimento per invertire la rotta degli ultimi anni: ''Secondo me se il Milan vuole tornare ad essere quello che è stato un tempo, deve vivere di presente senza chiacchiere, sennò saranno anni bui. Peccato, perchè c’è una tifoseria importante, che segue sempre. Quando proprio è vuoto, San Siro fa 50.000 spettatori''.

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