Sport

Mitsubishi L200 sempre re dei pick-up

Oltre 40 anni di carriera alle spalle. L'accordo con Fca verso una svolta

Luca Talotta

Bangkok Un pick-up con tecnologia e comfort da berlina, una partnership in corso con Fiat Chrysler Automobiles e un ruolo chiave nell'Alleanza con Renault e Nissan come fornitore di motorizzazioni alternative. Sono ben chiare le idee in casa Mitsubishi: il produttore giapponese ha scelto la Thailandia come luogo per presentare il nuovo L200, pick-up tra i più venduti al mondo, commercializzato in 150 mercati mondiali, con oltre 40 anni di carriera alle spalle e prodotto nello stabilimento di Laem Chabang.

La trasferta orientale è servita anche per comprendere quale sarà il futuro dell'azienda; dall'ingresso nell'Alleanza Renault-Nissan si è registrato un buon incremento di vendite soprattutto in Europa per Mitsubishi, che ora punta a un ruolo di primo piano: «Il nostro obiettivo è consolidare la presenza all'interno dell'Alleanza, ma soprattutto diventare il punto di riferimento per quanto concerne le motorizzazioni alternative - ha sentenziato Trevor Mann, coo di Mitsubishi Motors - e il nuovo L200 è uno dei modelli strategici più importanti, il cui successo darà ulteriore impulso alla crescita dell'azienda».

Sul mercato italiano ed europeo il nuovo pick-up arriverà soltanto nella seconda metà del 2019; c'è da chiedersi che cosa ne sarà del suo gemello, quel Fiat Fullback costruito sul medesimo pianale: «Fintanto che la partnership con Fca porterà benefici a entrambi, non vedo perché dovrebbe interrompersi», ha precisato Mann. Il quale, però, non ha dissipato i dubbi sulle voci che vorrebbero Fca prossima a costruire il nuovo Fullback sul pianale Ram.

Di certo, il nuovo Mitsubishi L200 presenta novità molto intriganti: il frontale, denominato Dynamic Shield, ma soprattutto gli interni, dove si è cercato di alzare l'asticella con cornici che circondano gli strumenti in plancia, bocchette di ventilazione e, in generale, materiali di rivestimento morbidi al tatto. Per un veicolo da lavoro che strizza l'occhio alla qualità percepita.

A questo si aggiunge l'ampia componentistica tecnologica a bordo: si va dai sistemi di assistenza alla guida, come il «Forward Collision Mitigation», in grado di rilevare la presenza di veicoli e pedoni davanti al veicolo, al «Blind Spot Warning», che riconosce le vetture presenti nell'angolo cieco del retrovisore, avvisando il guidatore con un segnale acustico e una spia lampeggiante. La trasmissione automatica a 6 velocità, al posto dell'attuale a 5 rapporti, è un'ulteriore fattore di novità. E le motorizzazioni? Al momento, in Italia l'L200 monta un 2.4 turbodiesel da 154 cv.

Ed è probabile che possa rimanere in sella ancora per molto tempo.

Commenti