La Juventus ha deciso di puntare tutto su Maurizio Sarri, uno dei pochi allenatori in giro per l'Europa capace di dare un'anima, un'identità e un gioco alle sue squadre. L'ex allenatore del Napoli e del Chelsea, però, ha trovato un po' di ostracismo da parte di molti tifosi che non credano sia il giusto erede di Massimiliano Allegri. Fabio Capello e Gianluigi Buffon si sono però schierati dalla parte dell'allenatore toscano che ha firmato un contratto triennale fino al 2022 e che verrà presentato ufficialmente giovedì alla stampa.
Sarri ha trovato alcuni alleati ma anche dei critici e degli scettici come l'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi che dalle pagine di Libero ha punto l'ex allenatore del Napoli: "Sarri sa dare bene i suoi concetti alla squadra e si fa anche capire. Le sue squadre giocano bene, divertono; magari, è vero, vincono poco ed è forse proprio questo il motivo per cui soltanto a 60 anni Maurizio è riuscito a conquistare un titolo di prestigio, l'Europa League con il Chelsea. Nel suo percorso napoletano sono state più le lamentele contro la Juve delle vittorie conseguite sulla stessa: sempre in lotta con Allegri, mai da primo però".
Moggi è poi entrato in tackle su Sarri facendo un parallelismo con Cristiano Ronaldo, fuoriclasse assoluto che ha vinto di tutto in carriera: "Il calcio totale è il suo dogma, quando CR7 vinceva le sue Coppe dei Campioni lui allenava ancora in serie C: due mondi completamente diversi che, assemblandosi, potrebbero anche dare risultati eccellenti.
Apprezzabile comunque il coraggio della società che, nell' intento di accontentare chi reclamava il bel gioco, ha disarcionato Max, reo di aver vinto tanto, ma più per le giocate dei singoli che con il gioco d'assieme".
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