Napoli, corrida a Bilbao. Inter, vacanza in Islanda

Benitez: «Il peggiore avversario che poteva capitarci». Zanetti portafortuna: nerazzurri con lo Stjernan. Toro in Croazia

L'urna di Nyon ha dato un grosso dispiacere al Napoli che nei playoff di Champions incontrerà la squadra più ostica, proprio quella che non avrebbe mai voluto incrociare: i baschi dell'Athletic Bilbao (andata il 19 agosto alle 20,45 al San Paolo, ritorno il 27 nell'inferno del San Mames). «Sicuramente tra le cinque possibili avversarie, con l'Athletic ci è capitato il sorteggio più difficile», il commento a caldo del tecnico azzurro Rafa Benitez. «È una squadra che gioca un buon calcio e in casa i 50mila del San Mames danno una grande spinta. Sarà una sfida molto intensa ma il Napoli è comunque preparato e determinato a raggiungere il suo obiettivo».

Una sfida raccolta dal general manager degli spagnoli, Jon Berasategi: «Il Napoli è una squadra di altissimo livello con grandi giocatori come Hamsik, Higuain e Callejon, ma la loro vera forza è la squadra e in particolare l'allenatore Benitez, uno dei tecnici più preparati a livello tattico e strategico. Con la nostra filosofia di schierare solo giocatori baschi, sappiamo di non poter restare costantemente al massimo livello, però la squadra è cambiata poco rispetto alla scorsa stagione e nel nostro nuovo stadio sappiamo di godere di un forte appoggio del tifo». Per poi chiudere in modo sibillino: «Onestamente penso che il Napoli non sia molto felice di affrontarci, anche se i favoriti sono loro».

Tutto facile invece in Europa league per l'Inter ed esordio portafortuna per il vicepresidente Javier Zanetti, visto che i milanesi affronteranno i modesti islandesi dello Stjarnan (bizzarre le loro esultanze quando segnano). «Sono per la prima volta in Europa, ma hanno grande entusiasmo, tant'è che hanno superato tre turni preliminari contro gallesi, scozzesi e polacchi», ha spiegato Zanetti.

Qualche problema per la data di andata per una sovrapposizione con la nazionale femminile islandese: l'Inter non vuole inversione di campi, probabilmente si cambia giorno. È andata bene anche al Torino che, evitato il rischio Kazakistan, dovrà vedersela con i giovani croati dello Spalato.

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