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Un Napoli forza 8: in Europa nessuno come Sarri

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L'ottava meraviglia all'Olimpico contro la Roma ha dato la prima spallata al campionato. Ma ha anche reso la truppa di Sarri l'unica squadra in Europa a non lasciare punti alle avversarie, dopo che il Barcellona sabato sera ha frenato in casa dell'Atletico Madrid. Sulla ruota di Napoli escono numeri da scudetto: 13 vittorie di fila, comprese le ultime 5 gare dello scorso campionato, ma anche come i tiri subiti dagli azzurri (nessuna è riuscita a fare meglio); 20 i risultati utili consecutivi (ultimo ko il 25 febbraio scorso con l'Atalanta) e 18 trasferte senza sconfitte; 26 i gol segnati - solo il Manchester City, avversario domani in Champions di Hamsik e compagni, ha fatto meglio con 29 -; 5 le reti incassate da Reina (l'anno scorso, a questo punto del torneo erano già 9) e i successi esterni in stagione; 100 i gol in A di Insigne e i risultati positivi di Sarri nella massima serie.

E a proposito di numeri, basta guardare quelli dei due centrali di difesa azzurri Albiol e Koulibaly: 161 palloni toccati, 91 per cento di passaggi riusciti, 12 duelli vinti su 17 e 100 per cento di tackle vinti. Eppure di fronte c'era uno dei centravanti più pericolosi della serie A, quel Dzeko al quale è stata concessa appena una conclusione verso la porta di Reina. Che a distanza di sette mesi ha ripetuto la stessa prodezza contro i giallorossi, un colpo di reni per deviare il pallone sul palo: era accaduto con Strootman, sabato sera il miracolo sulla zuccata di Fazio. E intanto lo stesso Albiol fissa la quota campionato: «Per vincerlo servono 90 punti». Novanta come la paura, recita la celebre smorfia napoletana. Ma a Castelvolturno non c'è più timore di pronunciare quella parolina. «Scudetto? Può essere l'anno buono, ma restiamo umili», dice Insigne, il match winner dell'Olimpico.

Il gruppo ha già fatto «outing»: il patto per arrivare in fondo è nato a fine maggio quando De Laurentiis ha rispedito al mittente le offerte milionarie per i big. E il tridente dei piccoletti hanno confermato in coro: «Siamo rimasti a Napoli per provare a vincere qualcosa». Alla terza stagione Sarri fa primeggiare la sua squadra in tutte le classifiche e in più ha ormai un gioco perfetto. Tanto da ricevere i complimenti del suo «modello» Guardiola, che domani troverà di fronte: «Il Napoli è una delle migliori squadre d'Europa, sarà un onore giocare contro Sarri che stimo moltisimo e che predica un gioco stupendo. Noi e loro abbiamo la stessa idea di calcio, la nostra sfida sarà uno spettacolo».

E a gennaio, ormai è quasi

certo, l'attacco del Napoli verrà rinforzato con Inglese del Chievo. Ma la novità è che ai veneti, per evitare un nuovo caso Pavoletti, verrà girato in prestito il polacco Milik, alle prese con l'infortunio al ginocchio.

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