Si scrive Frosinone, si legge goleada. Nelle tre volte in cui il Napoli ha incrociato in A i ciociari, è finita sempre con un punteggio rotondo. Troppo evidente il divario tra le due squadre nonostante Ancelotti avesse varato un nuovo largo turnover, ma stavolta i partenopei non cadono nella trappola delle gare «facili» come avvenuto contro il Chievo. Una tappa piena di rimpianti nella corsa già difficile all'inseguimento della Juve.
Il Napoli più sperimentale e giovane dell'anno (dal 2009 la media d'età dell'undici in campo non era così bassa) è sufficiente per domare il Frosinone, restare a -8 dalla squadra di Allegri, allungare a +6 sull'Inter, ottenere il dodicesimo risultato utile di fila e far riposare molti titolari in vista della sfida di martedì con il Liverpool. La truppa di Ancelotti sta cercando di tenere vivo il campionato, segnando gli stessi gol dei bianconeri e ruotando tutta la rosa (24 i giocatori già impiegati). Aveva il ruolo di anti-Juve anche con Sarri (che l'anno scorso aveva solo 3 punti in più di questo Napoli), ma con l'attuale tecnico del Chelsea si seguiva uno spartito rigido di moduli ed elementi. Oggi c'è spazio per tutti (ieri 7 cambi rispetto alla gara con l'Atalanta) e i giocatori sono meno ingabbiati in uno schema anche se sono chiamati a far bene nella propria zona di campo.
Il poker al Frosinone, mai pericoloso, è un buon viatico per l'impegno di Champions che può far svoltare in positivo l'annata. Ma il pomeriggio di ieri è un passaggio importante della stagione: si è rivisto Ghoulam dopo 13 mesi (due assist, 13 cross e 84 palloni giocati oltre che qualche occasione da rete), hanno debuttato il portiere Meret - destinato a un grande futuro e «benedetto» dal suo conterraneo e collega più illustre Dino Zoff - e il tedesco di origini libanesi Younes. Di fatto tre acquisti per Carlo Ancelotti che nel tranquillo pomeriggio del San Paolo ha ritrovato dopo tre mesi e mezzo anche il gol del polacco Zielinski (sua la rete che sblocca subito la sfida e la mette in discesa). In più c'è la doppietta di Milik, bomber di scorta già decisivo a Bergamo e che ha segnato in campionato gli stessi gol (7) di Insigne e Mertens.
Il buon inizio di gara e le buone risposte arrivate dai debuttanti oltre che da Ounas - gran gol il suo, il secondo in casa, che di fatto ha chiuso la gara nel momento in cui gli azzurri avevano smarrito la fluidità di gioco - hanno fatto vivere ad Ancelotti una sfida serena in attesa del duello di Anfield Road. «Lì ho vinto una Premier League, andremo a Liverpool per fare la miglior gara possibile e per sfruttare le nostre qualità, proveremo a imporre il gioco come abbiamo fatto nella sfida in casa e a Parigi - così il tecnico del Napoli - Non metteremo il bus davanti alla porta, non sappiamo farlo. Abbiamo preparato una torta, ora bisogna metterci la ciliegina...». E sulla Juve rullo compressore ha detto: «Me l'aspettavo perché vince da 7 anni, con l'arrivo di Ronaldo ha avuto un ulteriore incremento della qualità.
L'Inter è stata in partita con i bianconeri per molto tempo, non le è andata bene ma pensiamo a noi stessi. Dovremo restare sul pezzo e dare del filo da torcere, se poi la Juve dovesse vincerle tutte, le faremo i complimenti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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