Se esistesse un manuale intitolato «come farsi male da soli» state certi, l'avrebbe scritto un interista. Nemmeno il tempo di godersi la vittoria di Parma, che ha convinto dal punto di vista della prestazione cancellando la crisi in cui erano precipitati i nerazzurri, ed ecco spuntare una nuova (vecchia) polemica. Peraltro perfettamente autoprodotta. Spalletti sgancia la bomba, Marotta la rispedisce al mittente. Nel mezzo rimane stretto Mauro Icardi, che resta di fatto il protagonista silenzioso di questa vicenda.
Succede che nell'immediato dopo partita di Parma, in cui il capitano nerazzurro è stato uno dei peggiori in campo, lontano dal bomber implacabile che sa essere, Spalletti scenda in sala stampa e lanci un aut aut alla dirigenza. «Bisogna che i direttori chiariscano la situazione, basta lasciare le cose a metà», riferendosi al rinnovo di contratto del capitano che tarda ad arrivare, impantanato tra le richieste esosissime della moglie-manager Wanda e le offerte della società. Una sparata forse per difendere il gruppo, forse per tutelare un po' sé stesso. Comunque una piccola invasione di campo verso la dirigenza. Tanto che ieri, a margine dell'assemblea di lega, è arrivata la replica di Beppe Marotta. «Non c'è un caso Icardi, sono situazioni che gestiremo nel migliore dei modi nell'interesse di tutti. E questo va al di là del chiarimento con Spalletti, che sarà giusto fare. Sarà un momento di confronto che rientra nella normalità: sia io che il tecnico vogliamo il bene dell'Inter». Come dire, al di là della dialettica: ognuno stia al suo posto e faccia la sua parte.
In mezzo al guado sta la coppia Icardi-Wanda. L'attaccante argentino guadagna al momento 4,5 milioni di euro. La proposta di rinnovo formulata dalla moglie e manager sfiora i 9-10 milioni compresi bonus, cifra considerata completamente fuori mercato. La società vorrebbe sì proseguire il rapporto con il proprio capitano ma senza superare i 7-7,5 milioni di euro a stagione. «Escono tante cavolate intorno a Mauro, vorrei che fosse più tutelato dalla squadra. Non si capisce se queste cose siano cattiverie che vengono da dentro o da fuori», ha detto lady Icardi in tv. Resta da vedere se esiste la reale e reciproca volontà di trovare una soluzione a metà strada o se Icardi e l'Inter saranno destinati a separarsi. A patto che arrivi un'offerta da almeno 100 milioni di euro, altrimenti si creerebbe un ulteriore problema. Ma esiste un club disposto a sborsare quella cifra per Icardi? Wanda è convinta di sì ma sono in pochi ad essere d'accordo con lei. Si vedrà.
Intanto diventa sempre più evidente la convivenza difficile tra Spalletti e Marotta. Non è un caso che i due si siano trovati insieme per caso ma non ci sia tra loro un amore reciproco. Anzi. L'arrivo di Marotta all'Inter ha un po' destabilizzato Spalletti che, nonostante il rinnovo appena firmato, non è più saldo al comando come prima.
E non è un mistero che l'ad abbia una predilezione per altri tecnici, primo tra tutti quell'Antonio Conte con cui ha vinto tanto alla Juve e che a giugno sarà, guarda caso, libero di accasarsi dove vuole. In attesa di sviluppi, però, se tutti evitassero di farsi del male da soli forse per l'Inter sarebbe meglio.
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