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Nibali e il suo Etna: "Prima verità del Giro"

Lo Squalo mantiene il profilo basso: "La corsa rosa è lunghissima..."

Nibali e il suo Etna: "Prima verità del Giro"

È stato il più acclamato e ricercato, in senso buono. Lui, tra le altre cose, è tra i corridori più disponibili del gruppo e non si è sottratto all'abbraccio caloroso dell'Ungheria e di Budapest in particolare, che da ieri mattina fa ufficialmente parte della storia del Giro. «Non pensavo che da queste parti avessero così tanta passione per il ciclismo, che accogliessero in questo modo la nostra corsa racconta un sorridente e disteso Vincenzo Nibali -. Siamo e sono stato accolto benissimo: è stata proprio una gran bella esperienza».

Soprattutto, una scommessa vinta, da parte di Rcs Sport, la quale, per questioni Covid, ha dovuto far slittare questa impegnativa Gran Depart e costata al governo magiaro di Orban qualcosa come dieci milioni di euro, e capitata in un momento storico né facile, né tantomeno felice.

Da oggi, però, il Giro d'Italia torna in giro per l'Italia. Ieri il lungo trasferimento che ha portato la carovana rosa in Sicilia, ad Avola per la precisione, da dove oggi la corsa riprenderà il proprio cammino destinazione rifugio Sapienza, sull'Etna. Tremilacinquecento chilometri di dislivello, lungo 172 chilometri, che condurranno la maglia rosa Mathieu Van der Poel su ai 1892 metri del rifugio. «È bello tornare al Giro passando dalle mie strade, tra la mia gente spiega il 37enne corridore siciliano, vincitore di due Giri, un Tour e una Vuelta -. Intanto mi godo il calore degli sportivi anche perché non so quale sia davvero la mia condizione».

In verità in questa tre giorni ungherese, lo Squalo ne esce con delle buone indicazioni. È chiaro che siamo solo all'inizio e la crono del secondo giorno non è così probante come la tappa odierna, ma il 12° tempo ottenuto sabato, ha colpito positivamente un po' tutti. «Rispetto agli specialisti, mi sono difeso ha detto il fuoriclasse siciliano -. Però sappiamo tutti, anche se sembra una frase fatta, che il Giro è lunghissimo. Manteniamo i piedi per terra».

Nibali non si fa illusioni.

Sa che sarà dura, ma è altrettanto vero che lui è tosto come pochi e farà di tutto per provare a restare con la meglio gioventù d questo Giro.

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