In attesa che campionato e Coppa Italia diano gli ultimi verdetti, il conto alla rovescia per l'avventura azzurra agli Europei è iniziato. A 40 giorni dall'esordio con il Belgio, Antonio Conte inizia a comporre le tessere del mosaico, tra l'ansia infortuni e i dubbi da sciogliere.
Le spine del ct
Un forfait eccellente (Marchisio), il recupero di chi esce da lunghi stop, chi ha perso il posto nelle proprie squadre di club. Il ko dello juventino è stato un danno enorme per la truppa azzurra, vista la caratura tecnica e per l'esperienza del centrocampista. A non rendere tranquillo Conte sono anche Verratti e Chiellini: il calciatore del Psg è rientrato dopo tre mesi dopo una serie di ricadute a causa di una fastidiosa pubalgia e ora si sta curando con infiltrazioni; il difensore sta facendo i conti con una distorsione al collaterale e non si allena da tempo. Thiago Motta è reduce da uno stiramento che sta superando ma che inevitabilmente gli ha fatto perdere un po' di condizione. Infine i vari Pellè, Eder e Zaza che hanno ridotto il loro minutaggio nei rispettivi campionati, ma che restano punti fermi di Conte.
Pirlo ripescato?
Le numerose incognite del reparto nevralgico potrebbero portare a un clamoroso ritorno: quello di Andrea Pirlo. Vista l'assenza di Marchisio e le condizioni fisiche da valutare, Conte sembra orientato a tornare all'antico sul piano tattico con il 3-5-2 (possibili varianti il 4-4-2 e il 3-4-3), un modulo che ben si addice all'ex calciatore di Milan e Juve emigrato negli States. Un emissario azzurro si è recato nove giorni oltreoceano per seguire Pirlo, appena rientrato dopo un periodo in panchina, e Giovinco, reduce invece da 6 gol in otto partite nel Toronto. I due potrebbero essere fra i 26-27 convocati (la lista il 16) per il preritiro dal 18 al 20 maggio allestito a Coverciano dal ct. Non ci saranno i milanisti De Sciglio, Bonaventura e Montolivo, gli juventini Buffon, Barzagli, Chiellini, Zaza e Rugani per i quali il test vero sarà proprio la finale di Roma; Sirigu, Thiago Motta e Verratti del Psg impegnati il 21 nella finale di Coppa di Francia con il Marsiglia; Darmian del Manchester United che avrà sempre il 21 la finale di Fa Cup con il Crystal Palace; Okaka dell'Anderlecht il cui campionato terminerà il 22. Per tutti, compresi i tre portieri - Mirante, Padelli e Sportiello, uno di loro agli Europei - valutazioni specifiche sullo stato psicofisico per sbagliare le scelte il meno possibile. La condizione sarà alla base delle convocazioni per un torneo di appena un mese e di gare ogni 3-4 giorni, di questo gruppo la metà andrà a casa.
La novità e chi è fuori
Al gruppo dei 23 sarà aggregato già da Coverciano e poi in Francia un gruppetto di 3/4 calciatori che rappresenteranno il futuro: i nomi di Belotti, Benassi, Cataldi, Masina e Zappacosta paiono quelli in rampa di lancio.
No a Donnarumma (sarà il portiere del prossimo ciclo) e Balotelli, scelta legata al progetto finora seguito dal ct. Rischia di essere out anche De Rossi: Conte non sembra dare spazio ai sentimentalismi. E pure Insigne è in bilico.
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