Non è una serie A per giovani: siamo ultimi in Europa

L'allarme di Nicolato è reale: solo cinque under 21 titolari. Inghilterra, Spagna e Francia dominano

Non è una serie A per giovani: siamo ultimi in Europa

«Ho fatto un conto, in Serie A abbiamo solo cinque giocatori titolari, tre dei quali sono con Mancini, in Serie B 13 con altri 12 che subentrano. Già il nostro campionato non va fortissimo, in più abbiamo ragazzi che non giocano in questo contesto. Paradossale che la situazione si sia ribaltata: prima se non giocavi nel club rischiavi di perdere la Nazionale, ora invece capita più spesso che giochi nel club perché giochi in Nazionale». Il campanello d'allarme lo ha (ri)lanciato Paolo Nicolato, attuale commissario tecnico dell'Under 21 azzurra ed ex selezionatore dell'Under 20, semifinalista all'ultimo Mondiale di categoria.

Il ritornello è sempre lo stesso e si ripresenta puntualmente ad ogni momento di difficoltà (la nostra Under è terza nel gruppo A di qualificazione al prossimo Europeo dietro a Irlanda e Islanda). Sono pochi gli italiani che trovano spazio e minuti con continuità nel nostro massimo campionato e sono sempre meno quelli eleggibili in generale per le selezioni giovanili. E in effetti i dati danno ragione a Nicolato. In questa Serie A solo cinque giocatori nati dal primo gennaio 1998 in poi contano almeno sette presenze da titolari: Tonali, Donnarumma, Zaniolo (i tre ormai sono fissi nella Nazionale maggiore di Mancini), Luca Pellegrini e Pinamonti. Inoltre ci sono Sottil della Fiorentina (che conta sette presenze in generale e solo tre da titolare) e Bastoni, che entra nelle rotazioni dell'Inter di Conte come prima riserva del trio Godin-De Vrij-Skriniar. Poi il vuoto cosmico.

Il campionato italiano è in generale quello che dà meno spazio ai giocatori convocabili dalle varie selezioni Under 21: ne sono stati schierati solo 44 finora, meno che in tutti gli altri principali quattro campionati. Di questi solo 20 sono italiani. A fronte di 25 spagnoli, 29 inglesi e addirittura 89 francesi. Numeri che fotografano un trend ormai costante nell'epoca recente. Basti pensare che nel torneo in corso la percentuale di giocatori italiani schierata sul totale si assesta sul 42%, il dato più basso di sempre in Serie A. I nostri giovani o si accontentano di essere riserve oppure scendono di categoria, affrontando una competizione di livello decisamente più basso come la Serie B.

Un problema che di fatto tormenta i nostri commissari tecnici da tempo.

Roberto Mancini nella Nazionale maggiore sta sfruttando al massimo il potenziale a disposizione, Paolo Nicolato nell'Under 21 fatica a mettere insieme un 11 collaudato. Due facce (per adesso diverse) della stessa medaglia che in prospettiva trasmettono un alone di incertezza sul futuro azzurro.

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