La notte magica di Napoli per rovinare il ritorno di Buffon

Gigi il motivo in più della supersfida: «Che scossa rientrare in questo stadio. L'anno scorso meritavano lo scudetto»

La notte magica di Napoli per rovinare il ritorno di Buffon

Aveva lasciato l'Europa racchiusa in un bidone d'immondizia. La ritrova stasera in uno stadio che conosce bene. Il fato del calcio ha voluto che fossero l'Italia e Napoli a battezzare il ritorno di Buffon nella Champions, il suo chiodo fisso, il sogno proibito, il titolo che manca in una bacheca dove spicca pure una coppa del Mondo. «Ma non sono qui per la coppa, vado avanti perchè ho ancora stimoli ed emozioni».

Conosce il San Paolo, ci ha vinto qualche volta ma ha rimediato anche belle scoppole. Conosce il Napoli, l'avversario degli ultimi anni nella lotta scudetto, quello che sembrava perso dopo la capocciata di Koulibaly allo Stadium e poi riguadagnato la settimana successiva. «È difficile giocare a Napoli, fa sempre caldo, il feeling pubblico-squadra è unico. E poi c'è l'avversario, una squadra da rispettare che a Parigi mi ha impressionato».

Conosce benissimo Ancelotti, un amico di vecchia data che l'ha ricoperto di belle parole. «Ricambio, di Carlo si può parlare soltanto bene. Un allenatore bravissimo e vincente, una di quelle persone che se non sai per chi fare il tifo, ti viene da dire: per la squadra di Ancelotti».

Finito il rapporto lunghissimo con la Juve, ha cercato e trovato il posto migliore per godersi una pensione d'oro ma dove soprattutto continuare a coltivare il desiderio di una carriera intera. La Champions del Psg passa però dal San Paolo, e chi l'avrebbe detto un attimo dopo il sorteggio: sono i francesi che inseguono, sono loro che devono vincere (quasi) a tutti i costi. «Siamo in una situazione non facile però ci crediamo. Sarei un bugiardo se dicessi che sarà una partita normale, non lo può essere per tanti motivi. Dobbiamo vincere perchè dopo affronteremo il Liverpool e la qualificazione è tutta da decidere. Sono fortunato a rientrare in questa partita, Napoli mi darà una scossa importante».

L'andata ha messo le ali al Napoli e demoralizzato il Psg? «Al contrario sottolinea l'ex Juve sappiamo dove abbiamo sbagliato e gli errori da non ripetere. Ho l'impressione che proprio dopo il 2-2 di Parigi siamo diventati più compatti». Proprio come il Napoli di Ancelotti: «Con Sarri era uno spettacolo, roba per palati fini, avrebbe meritato di vincere lo scudetto. Adesso gli azzurri hanno acquisito maggiore consapevolezza. Gestiscono diversamente i momenti decisivi della partita».

Il tecnico del Psg Tuchel sembra orientato a confermare gli undici del secondo tempo di Parigi, quindi quattro centrocampisti e non quattro attaccanti.

Il Matador Cavani rischia la panchina esclusivamente per motivi fisici ma vorrà esserci: ci saranno i suoi figli in tribuna, vivono qui, tifano Napoli e hanno come amici e compagni di classe i baby Insigne e Allan. Ah, la famiglia...

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