Sport

La nuova Dea fa piccolo il Toro. Gasp è in vetta con Mourinho

Una tripletta di super Koopmeiners manda in testa l'Atalanta che saluta Ilicic e inizia una nuova era

La nuova Dea fa piccolo il Toro. Gasp è in vetta con Mourinho

Vola l'Atalanta, che vince anche contro il Torino e ora guarda tutti dall'alto insieme alla Roma. E lo fa sulle ali di Teun Koopmeiners, che, dopo il gol decisivo a Verona, firma una tripletta da applausi. Prestazione superba dell'olandese, l'ennesima, che ormai si sta caricando la squadra sulle spalle in una stagione che potrebbe essere quella della consacrazione.

Gasperini può essere contento, non solo per la crescita dell'ex AZ Alkmaar, ma anche della prestazione dei suoi ragazzi, decisamente più convincente rispetto a quella del Bentegodi. Perché, nonostante sia stata una partita a tratti tattica e fisica, la Dea ha avuto diverse occasioni: Zapata si è fatto ipnotizzare da un ottimo Milinkovic-Savic, Demiral ha colpito un palo clamoroso a due passi dalla porta, mentre Toloi ha spaccato la traversa.

Con un po' di cinismo, quindi, il risultato sarebbe potuto essere più largo e in generale la partita un po' più tranquilla, perché nel finale, dopo il gol del Torino, la Dea ha preso un po' di paura, senza però concedere nulla di eclatante. Ma con un Koopmeiners così, si possono dormire sonni tranquilli.

All'appello del Gasp manca però l'attacco: Zapata, uscito malconcio, è un po' in ritardo, come lo stesso Muriel, mentre c'è curiosità sul giovane Hojlund, classe 2003 al debutto arrivato per 17 milioni dallo Sturm Graz. Tra gli attaccanti non c'è più invece Josip Ilicic, che, dopo la rescissione del contratto, ieri ha salutato il pubblico di Bergamo in un momento molto emozionante: «Per quei tocchi così magici che ci hanno fatto venire i brividi» il saluto dei suoi ormai ex tifosi.

E forse a Juric avrebbe fatto comodo uno come lo sloveno, vista la lista indisponibili dal centrocampo in su, a cui si è aggiunto Ricci durante il riscaldamento prepartita. Senza Miranchuk, con Radonjic acciaccato e con un Vlasic ancora in rodaggio, la pericolosità del Toro ne ha comprensibilmente risentito, soprattutto nel primo tempo.

Non è un caso che il tecnico granata sperava in qualche aiuto dal mercato: lui avrebbe rivoluto Praet, ora tornato al Leicester, alla fine però è arrivato l'ex Inter e Parma Karamoh. Tra l'altro il belga è saltato proprio a causa di un intreccio con l'Atalanta, che non ha voluto vendere Boga alla squadra inglese.

Al netto delle assenze, il Torino ha il rimpianto di essersi svegliato tardi, alzando il ritmo solo nella ripresa, quando il risultato era già fissato. Molto bello il gol di Vlasic, ma dalla squadra di Juric, sicuramente poco soddisfatto non solo per aver perso contro il suo maestro Gasperini, ci si deve attendere qualcosa in più.

Pur vero, però, che sconfitte del genere possono trasformarsi in grandi lezioni.

Commenti