
È cominciato ieri l'Europeo femminile di calcio in Svizzera, una competizione che cerca di allungare il brodo del pallone in un'estate scarica di eventi, che con il Mondiale per Club ha già avuto comunque qualcosa su cui concentrarsi. Anche a livello di ambiente il torneo vuole dimostrare che il calcio femminile ha un suo zoccolo duro nel Vecchio Continente, non obbligato a sciropparsi partite a orari scomodi giocate a temperature insopportabili.
Svizzera uguale fresco, un contesto più ristretto e spostamenti ridotti per le 16 nazionali partecipanti, con l'organizzazione che vuol evitare il più possibile gli sprechi. Montepremi fissato in 5 milioni per la squadra vincitrice. I tanti biglietti già venduti, oltre 500mila per tutte le partite, e i 191 paesi che si sono accaparrati i diritti tv, sono lì a dimostrare che c'è sufficiente attesa per l'Europeo femminile.
Un Europeo dove è presente anche l'Italia di Andrea Soncin, alla prima grande uscita dopo il ricambio tecnico e generazionale che nel 2023 aveva archiviato la precedente gestione rappresentata, per sommi termini, dal commissario tecnico Milena Bertolini e da giocatrici carismatiche come la capitana Sara Gama. Le Azzurre sono nel girone B assieme a Belgio, Portogallo e soprattutto Spagna, la squadra campione del mondo. Anch'essa rinnovata rispetto al gruppo passato alla storia non solo per i risultati sportivi ma per il celebre bacio "rubato" durante la premiazione mondiale dal presidente della federalcio Rubiales alla giocatrice Jenni Hermoso, con pesanti strascichi legali.
Il debutto dell'Italia sarà oggi alle 18
contro il Belgio, partita da non sbagliare onde evitare la terza eliminazione di fila ai gironi in un Europeo. Le Azzurre arrivano abbastanza a fari spenti, ma consapevoli dei loro mezzi: sperare in un buon torneo è possibile.