Fischia che sfida

Oggi in un San Siro esaurito, la Roma contro l'Inter in un gioco fra ex: Lukaku (in gran forma) affronterà i vecchi compagni, Mou squalificato resterà sul pullman. Fischietti contro Romelu vietati, ma spunta un'app...

Fischia che sfida
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Milano - Diciamolo chiaramente: chi se non Lukaku può frapporsi fra l'Inter e la terza vittoria in 8 giorni?

Inzaghi sceglie, Mourinho conta. Gioca l'Inter migliore, la Roma è sempre senza Dybala e Pellegrini, Smalling e Renato Sanches. Niente stretta di mano: lo squalificato Mourinho resterà sul pullman, come lo scorso anno. Inzaghi spera che stavolta finisca in modo differente, come in effetti differente sembra oggi l'Inter rispetto ad allora. Fra fischi, app per gli smartphone che li riproducono e i fischietti veri, gli ultrà proveranno ugualmente a farli entrare e di sicuro dentro San Siro ce ne saranno in abbondanza, l'attesa va ben oltre l'aspetto tecnico, eppure Lukaku è l'ombelico della sfida anche sul campo, perché ha i colpi per fare male al suo passato e a Roma sta aggiornando le statistiche. Era da Batistuta e lo scudetto che un centravanti non segnava quanto lui, 8 gol in 9 partite da titolare e 10 presenze, ma anche all'esordio contro il Milan, in un quarto d'ora era quasi riuscito a riaprire la partita.

Già, perché in questi giorni di ricostruzioni e rivelazioni più o meno inedite ci si è scordati spesso di ricordare che Big Rom finora non ne ha saltata una. Lui raccontato grasso e rotto, avido e ingrato, fatti i conti è l'unica certezza di Mourinho, l'arma con la quale il portoghese proverà a ribaltare l'avverso pronostico.

Gli stringeranno la mano Lautaro & C in mezzo al campo? Presumibilmente sì, anche se forse non è quello che vorrebbero i tifosi. Festeggerà Big Rom, se mai dovesse segnare nel suo ex stadio? E lo farà come ha preso a fare dal gol alla Juventus, portando l'indice alla bocca nel segno di chi zittisce tutti? Presumibilmente sì anche per questo, se lo aspettano i tifosi di oggi, anche se ovviamente non se lo augurano quelli di ieri.

San Siro esaurito già da un mese. L'Inter fa sapere di avere ricevuto più richieste di biglietti per la sfida a Lukaku che per la semifinale di Champions con il Milan. Pare strano, ma va bene tutto, tanto più di 75 mila persone non possono entrare e 5 mila, mica pochi, saranno giallorossi.

Sarà strano vedere Lukaku a Milano, con una maglia che non è più la sua, quella con cui ha litigato testa contro testa con Ibra in un derby di Coppa Italia, ma con la quale soprattutto ha segnato 78 gol in 137 partite, mica pochi nemmeno quelli.

Che gli stringa o no la mano, che lo abbracci o non l'abbracci, Lautaro ha già dimostrato di essere andato oltre il vecchio gemello: Lukaku, Dzeko o Thuram, per il Toro fa poca differenza, sono sempre tanti gol, quest'anno già 12, di cui 11 in campionato. Se Mourinho ha la sua certezza, Inzaghi gli risponde con la sua. E in più lui ha tutta l'Inter.

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