Pandev spalanca la strada ma la difesa gioca contro

Squadra-spettacolo addio. Non bastano doppietta del montenegrino e gol di Dzemaili L'Udinese non molla, gli azzurri di Benitez si fanno raggiungere e il San Paolo fischia

Pandev spalanca la strada ma la difesa gioca contro

Scordatevi il Napoli spettacolare di inizio stagione. L'attuale volto degli azzurri è quello di una squadra che fatica ad uscire dalla crisi. E se il successo dell'Olimpico contro la Lazio era stato niente più di una medicina capace di lenire il dolore, il pareggio di ieri sera con l'Udinese attesta che gli azzurri non sono affatto guariti dal momento di impasse. Il risultato maturato contro non apre nella maniera migliore il trittico terribile al San Paolo (mercoledì l'Arsenal, domenica prossima l'Inter) che potrebbe decidere la stagione della squadra di Benitez. La Juve allunga in vetta (ora il Napoli è a -8), la Roma potrebbe allungare oggi e i nerazzurri potrebbero riavvicinarsi al terzo posto in mano ai partenopei. Evidenti le difficoltà del Napoli che spesso gira a vuoto, si illumina a sprazzi e risulta impreciso anche quando strappa palla agli avversari. Insomma, quando il Napoli mantiene i ritmi bassi rischia molto, e appena alza un po' la velocità del gioco, può esaltare il suo quartetto avanzato. Restano però le amnesie difensive (16 i gol incassati nelle ultime otto partite tra Coppa e campionato), un problema che andrà sicuramente risolto nel mercato di gennaio.

L'abilità sotto porta di Goran Pandev (prima doppietta stagionale con due movimenti tipici del suo repertorio, sei i gol all'attivo finora) aveva spaccato una partita resa complicata dall'atteggiamento tattico quasi perfetto dell'Udinese. Brava a non arrendersi dopo l'uno-due che poteva rivelarsi micidiale. Domenica scorsa Guidolin aveva già rischiato di fermare la Juventus, chiudendo gli spazi e rendendosi pericolosa dalle parti di Buffon. E a Fuorigrotta il copione si ripete, con i friulani che prima pagano un paio di distrazioni nel finale di primo tempo che sconvolgono i piani del tecnico bianconero, poi grazie anche al più classico degli autogol di Fernandez rientrano in partita. Non arrendendosi nemmeno quando Dzemaili aveva ricacciato indietro i friulani, che avevano impattato con Bruno Fernandes. Il 3-3 siglato da Basta sembra il premio più giusto per l'Udinese. Che stavolta, oltre agli elogi, prende anche il meritato punto. Benitez non rischia Reina, che nel riscaldamento fa da chioccia al debuttante Rafael (ottime referenze fornite dalla sua esperienza nel Santos), mentre inserisce l'acciaccato Behrami solo nel finale in cui c'è da riacchiappare la vittoria. Il tutto in vista della disperata impresa da tentare mercoledì in Champions. Il debutto di Reveillere non è invece positivo, vista la sua lunga inattività. Guidolin deve fare a meno di Di Natale, che si blocca per la terza volta in 4 anni alla vigilia della trasferta del San Paolo cara a Totò, e affida il peso dell'attacco all'ex romanista Nico Lopez, generoso ma ancora acerbo.

Meglio Maicosuel nel finale, che fa rischiare il rosso a Maggio (chiara la trattenuta mentre l'attaccante dell'Udinese è lanciato a rete, trattenuta non vista da Gervasoni) e lo fa prendere a un infuriato Guidolin. Per il Napoli un passo indietro, sottolineato dai fischi del San Paolo. Meglio voltare pagina in fretta, c'è un'impresa europea da compiere.

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