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Pellegrino, una coppa con l'"assist" Covid. È il suo biglietto da visita per i Mondiali

Annullate le finali e l'azzurro conquista il trofeo della specialità sprint

Pellegrino, una coppa con l'"assist" Covid. È il suo biglietto da visita per i Mondiali

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Pellegrino, una coppa con l'"assist" Covid. È il suo biglietto da visita per i Mondiali

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Quanto può pesare una nuova corona sul capo, se hai da scattare rapido nei binari dello sci Nordico a caccia di una medaglia iridata? Non se lo chiederà oggi Federico Pellegrino, alla guida di una compagine di 17 azzurri nella prima gara dei Mondiali di sci di Fondo, in calendario ad Oberstdorf.

Il programma prevede subito una delle sue gare, la sprint, che però sarà a tecnica classica (Dirette Tv fase finale dalle 15.15). Non è la sua tazza di te, anche se a Pyeong Chang 2018 quella miscela se l'è bevuta e l'ha gradita, conquistando uno storico argento, anche fra i binari e non nella libertà dello skating. A pesare sul blasone di re Federico potrebbe non essere quindi il modo, ma il tempo. La Fis Federsci internazionale -, proprio alla vigilia dei Mondiali di Fondo, ha deciso di annullare ogni tappa scandinava degli sport invernali, fra cui le finali degli sci sottili a Lillehammer. Il covid ha così accorciato la corsa anche per Chicco che si ritrova in curriculum la coppa di specialità sprint. È un trofeo che ha già vinto nel 2016, ora dominava il ranking, con un punteggio di 439 a 369 sul russo Gleb Retivykh. Non solo per la matematica era dunque, ad una sola prova dalla conclusione, il favorito. Eppure, si sa: ai campioni piace vincere sul campo.

«La coppa mi fa piacere dice il campione valdostano -, ma non intendo farmi distrarre dal risultato, bensì tenere il focus sui Mondiali». Lontano anche il pensiero di quell'anello che si scambierà al dito con la sua Greta Laurent, il prossimo giugno, dopo il rinvio per virus di 12 mesi. Lontanissimo il pensiero delle Olimpiadi italiane del 2026, la sua dimensione arriva per ora a Pechino 2022. Oggi però, il menù parla solo bavarese: «La neve è difficile, primaverile, la tecnica non aiuta, mi vedo come outsider». Pelle semmai scommette sulla team sprint di domenica: a Falun 2015 fu bronzo, a Lahti 2017 argento sempre con Dietmar Noeckler, quando si prese anche l'oro individuale.

A Seefeld 2019, oltre all'argento personale, arrivò il bronzo con Francesco De Fabiani: un vero re non si ferma di fronte ad una corona.

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