Pennetta & Vinci. Donna Italia ha vinto gli Us Open

Le due pugliesi fanno Grande Slam: la finale è cosa loro. E Roberta sorprende il mondo umiliando la n°1 Serena Williams: "Il giorno più bello della mia vita"

Pennetta & Vinci. Donna Italia ha vinto gli Us Open

Ed è Grande Slam, ma è nostro, solo nostro. Altro che Serena Williams, in finale a New York ci sono Flavia e Roberta, Pennetta e Vinci, dopo la giornata più incredibile che il tennis italiano abbia mai vissuto. Che forse il tennis abbia mai vissuto. Pennetta batte Halep, ma soprattutto - pazzesco! - Vinci batte Serena e la morale è che quando il mondo va alla rovescia bisogna farsi trovarsi pronti per fare la storia. Anzi la Storia.

È Grande Slam, il nostro, nato tanti anni fa, in un video che Flavia aveva trovato su Facebook giusto prima delle semifinali di ieri e che aveva fatto subito vedere all'amica Roberta negli spogliatoi prima di partire per la grande avventura: «Ridevamo di quanto eravamo piccole, in quelle immagini avevamo solo 17 anni». Loro, le due ragazze di Puglia - Pennetta è di Brindisi, Roberta di Taranto - arrivate a sbancare New York 15 anni dopo. È Grande Slam, con Roberta impazzita che non riesce quasi a parlare prima di sciogliersi e conquistare gli americani con la sua simpatia e Flavia quasi incredula con quel sorriso grande così, in un giorno che nessuno potrà dimenticare e che comincia dalla fine, con la Vinci in lacrime mentre la Williams abbandona rabbiosamente il campo con il suo sogno di onnipotenza finito nel saccone. Voleé, smorzate, tocchi di fino e pure un «anche a me!» seguito da un doveroso impropero tutto italiano, ululato alla folla per chiamare gli applausi quando nel terzo set il tennis è diventato una questione di classe e Roberta ha messo tutto quello che aveva, forse qualcosa di più. Si era sul 3-3 della partita decisiva, quella della vita, e dopo un primo set in cui Serena aveva fatto quello che tutti pensavano dovesse fare, a Flushing Meadows è apparso l'incredibile. Sì, è vero: alla Williams non funzionava nulla, il rovescio soprattutto. E Roberta colpiva proprio lì. Sì è vero: Serena si muoveva male, le tremavano le gambe. E la Vinci la faceva correre. Sì, è vero: a un certo punto la Williams vinceva 2-0 nel terzo set. Sì, è proprio vero: 2-6, 6-4, 6-4.

Italia contro Italia in finale, pazzesco, incredibile, perché glielo si leggeva fin da subito negli occhi a Flavia Pennetta, come lo si è visto alla fine da quel sorriso ancora più bello del solito dopo aver battuto la Halep: «Dovevo essere positiva, l'ho fatto sin dal primo punto». La Storia - sì, con la S maiuscola - racconta 6-1, 6-3 e questo vuole dire che una cosa così non c'era mai stata, se pensate che prima d'ora nessuna italiana era arrivata in fondo in uno Slam al di fuori della terra rossa di Parigi. E invece adesso avremo un'altra regina, il tennis femminile italiano regalerà un'altra meraviglia dopo la vittoria della Schiavone a Parigi 2010 e le due finali (Schiavone 2011 ed Errani 2012) sempre al Roland Garros. E questa volta non la potremo dimenticare mai, roba da registrarselo nel cuore e non lasciarlo andare via, perché «vedere la numero due del mondo così frustrata è davvero figo» dice Flavia, perché «questo il mio giorno: il giorno più bello della mia vita», sorride Roberta.

Flavia contro Roberta, Pennetta contro Vinci: chi l'avrebbe mai detto in quel video quel giorno, chi avrebbe mai pensato che un'amicizia così diventasse immortale in questo modo. «Adesso posso andare a casa a dormire - ride Flavia -. Non sapete che notte ho fatto, e quante volte ho cambiato posizione nel letto». «Adesso proprio non so come posso crederci - impazzisce Roberta -: quando mi sono svegliata stamattina ho pensato: hey, non ti preoccupare, goditi la finale. Ma pensare di battere Serena: nooo, maddai...». E invece succede. Invece succede che la Williams si presenti in sala stampa con la rabbia nel cuore per rispondere perfino un po' sgarbata alla domanda Quanto sei delusa? : «Non ne voglio parlare, avanti un altro». Invece succede che il mondo a volte va alla rovescia e l'importante è essere pronti ad accontentarlo.

Flavia e Roberta l'hanno fatto, hanno fatto la Storia, e ora si ritrovano insieme a giocarsi la finale. Dove vincerà una delle due, ma tanto il trionfo ormai c'è già stato, «perché ormai non importa cosa succederà». Loro, noi, il tennis italiano: abbiamo fatto il Grande Slam.

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